Inchiesta corruzione elettorale, si dimette assessora regionale Maurodinoia

Oggi arrestato il marito in inchiesta su Triggiano

giovedì 4 aprile 2024 11.59
Dieci misure cautelari, di cui una custodia in carcere, sette ai domiciliari e due divieti di dimora nel Comune di Triggiano, sono state eseguite dai carabinieri del Comando provinciale di Bari e della sezione di polizia giudiziaria in un'inchiesta della Procura di Bari in cui vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, per un'associazione finalizzata alla corruzione elettorale nelle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020 nel Comune di Grumo Appula e del 3 e 4 ottobre 2021 nel Comune di Triggiano. Ai domiciliari è finito anche il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli. Secondo la ricostruzione, esisteva un meccanismo illecito per garantire le preferenze. Si pagava anche 50 euro per voto e chi accettava l'accordo avrebbe dovuto consegnare copia dei propri documenti d'identità e della scheda elettorale per un preciso conteggio dei voti sezione per sezione.

Nell'inchiesta della Procura di Bari sulla corruzione elettorale, risulta indagata l'assessora ai trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia. Il marito, Alessandro Cataldo, è uno degli arrestati nell'indagine condotta dai carabinieri. Secondo l'impostazione accusatoria Cataldo, responsabile di Sud al centro, attraverso un'associazione che riusciva a canalizzare le preferenze, avrebbe acquisito illecitamente voti nello svolgimento delle consultazioni nel Comune di Triggiano nel 2021 a favore del sindaco Antonio Donatelli, rieletto. Nell'inchiesta gli indagati sono in tutto circa 70.

Dopo l'inchiesta Maurodinoia ha rassegnato le dimissioni. Il presidente Michele Emiliano le ha accettate.