Infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici
Protocollo d’intesa tra Prefettura di Bari e Comune di Gravina. Estensione delle verifiche antimafia
martedì 13 marzo 2012
10.17
La materia è sensibilmente delicata. La mafia c'è e probabilmente si è infiltrata nella pubblica amministrazione anche in Puglia.
Se non l'ha ancora fatto, come recita un vecchio adagio, prevenire è meglio che curare! In che modo? Attraverso la sigla di un protocollo d'intesa quale strumento di garanzia e costante intervento a tutela della legalità dell'azione amministrativa.
Così il Ministero dell'Interno, nell'ambito delle strategie volte a definire adeguate ed efficaci forme di prevenzione del rischio di inquinamento di tipo mafioso e di tutela della legalità dell'azione amministrativa, ha inteso promuovere forme di collaborazione tra Enti Pubblici e Prefetture con spiccata valenza preventiva.
Per tali ragioni, la Prefettura di Bari ha sottoposto alla valutazione del Commissario Prefettizio di Gravina, la bozza di "Protocollo d'intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici".
Il Commissario Ciro Trotta, con i poteri della giunta comunale, ha ritenuto di dover aderire al protocollo che, attraverso l'estensione dei controlli antimafia nel settore delle opere pubbliche, mira ad incrementare le misure di contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa, garantendo, altresì, la trasparenza nelle procedure di affidamento e di esecuzione delle opere e ponendo delle prescrizioni al tempestivo scambio di informazioni tra Prefettura e Ente locale sia per quanto riguarda una soglia di importo degli appalti sia per le forniture o i servizi.
In particolare si legge nella deliberazione n. 15, a firma del commissario straordinario Ciro Trotta, che il Protocollo d'Intesa sarà adottato "attraverso l'estensione delle verifiche antimafia di cui all'art. 10 del D.P.R. 252/1998 anche per gli appalti di lavori pubblici di importo pari o superiore a € 250.000,00, per i subcontratti di lavori, forniture e servizi in genere di importo pari o superiore a € 50.000,00 e in ogni caso, indipendentemente dal valore, nei confronti dei soggetti ai quali vengono affidati le seguenti forniture e servizi "sensibili", indipendentemente dal valore: trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti, acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura di ferro lavorato, fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura con posa in opera e noli a caldo (qualora non debbano essere assimilati a subappalti ai sensi dell'art. 118 D. Lgvo 12.4.2006, n.163), servizio di autotrasporto; guardiania di cantiere; fornitura di servizi di logistica e di supporto (tipicamente vitto e alloggiamento del personale)"
Se non l'ha ancora fatto, come recita un vecchio adagio, prevenire è meglio che curare! In che modo? Attraverso la sigla di un protocollo d'intesa quale strumento di garanzia e costante intervento a tutela della legalità dell'azione amministrativa.
Così il Ministero dell'Interno, nell'ambito delle strategie volte a definire adeguate ed efficaci forme di prevenzione del rischio di inquinamento di tipo mafioso e di tutela della legalità dell'azione amministrativa, ha inteso promuovere forme di collaborazione tra Enti Pubblici e Prefetture con spiccata valenza preventiva.
Per tali ragioni, la Prefettura di Bari ha sottoposto alla valutazione del Commissario Prefettizio di Gravina, la bozza di "Protocollo d'intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici".
Il Commissario Ciro Trotta, con i poteri della giunta comunale, ha ritenuto di dover aderire al protocollo che, attraverso l'estensione dei controlli antimafia nel settore delle opere pubbliche, mira ad incrementare le misure di contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa, garantendo, altresì, la trasparenza nelle procedure di affidamento e di esecuzione delle opere e ponendo delle prescrizioni al tempestivo scambio di informazioni tra Prefettura e Ente locale sia per quanto riguarda una soglia di importo degli appalti sia per le forniture o i servizi.
In particolare si legge nella deliberazione n. 15, a firma del commissario straordinario Ciro Trotta, che il Protocollo d'Intesa sarà adottato "attraverso l'estensione delle verifiche antimafia di cui all'art. 10 del D.P.R. 252/1998 anche per gli appalti di lavori pubblici di importo pari o superiore a € 250.000,00, per i subcontratti di lavori, forniture e servizi in genere di importo pari o superiore a € 50.000,00 e in ogni caso, indipendentemente dal valore, nei confronti dei soggetti ai quali vengono affidati le seguenti forniture e servizi "sensibili", indipendentemente dal valore: trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti, acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura di ferro lavorato, fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura con posa in opera e noli a caldo (qualora non debbano essere assimilati a subappalti ai sensi dell'art. 118 D. Lgvo 12.4.2006, n.163), servizio di autotrasporto; guardiania di cantiere; fornitura di servizi di logistica e di supporto (tipicamente vitto e alloggiamento del personale)"