L'amico di papà: in scena la compagnia napoletana "Quelli del cactus"
Autore: Eduardo Scarpetta. Regia: Michele Vitale
domenica 2 settembre 2012
18.42
Il personaggio dominante è Felice, più che dominante, onnipresente. Dalle prime scene del primo atto nelle quali la sua presenza è indiretta, nel senso che si parla solo di lui seppur con insistenza, a quelle successive andando avanti per scene e per atti fino alla fine, dove la presenza è presenza fisica, diretta, incalzante, martellante, ossessiva.
Felice strozza gli altri personaggi. Essi non hanno nessuna autonomia, svolgono un ruolo di riflesso; senza di lui o al di qua di lui o al di fuori di lui, non hanno né anima né movimento consapevole. Essi tutti insieme costituiscono una tastiera di strumenti del suo comportamento che è dirompente, monocorde, stancante. Sono birilli e alla fine e nella sostanza è un birillo egli stesso. L'autore ha caricato la mano, trascinato dall'intento di farne un personaggio che rimanesse nella storia del teatro in vernacolo ancor più intramontabile dello stesso Pulcinella.
Felice strozza gli altri personaggi. Essi non hanno nessuna autonomia, svolgono un ruolo di riflesso; senza di lui o al di qua di lui o al di fuori di lui, non hanno né anima né movimento consapevole. Essi tutti insieme costituiscono una tastiera di strumenti del suo comportamento che è dirompente, monocorde, stancante. Sono birilli e alla fine e nella sostanza è un birillo egli stesso. L'autore ha caricato la mano, trascinato dall'intento di farne un personaggio che rimanesse nella storia del teatro in vernacolo ancor più intramontabile dello stesso Pulcinella.