L’antifascismo, i partigiani gravinesi e il senso di umanità e libertà
Un incontro presso la sala convegni della Fondazione E. P. Santomasi dedicato all’antifascismo e al suo significato
lunedì 29 aprile 2024
9.02
L'iniziativa intitolata "Partigiani, resistenti, antifascisti gravinesi" ha ricordato la figura di Filippo D'Agostino a distanza di 80 anni dalla morte e l'impegno antifascista di altri cittadini originari di Gravina in Puglia, in uno dei periodi più difficili dello scorso secolo. L'evento organizzato dall'ANPPIA, l'associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, è stato un momento di riflessione profonda su ciò che è successo e sul senso di umanità.
Programmato nella sala convegni della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, sono intervenuti il ricercatore Giacomo Massimiliano Desiante dell'istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea (IPSAIC) e Vera Guelfi, presidente dell'ANPPIA di Bari.
Diversi i nomi e le testimonianze mostrate per descrivere l'impegno di differenti gravinesi, partigiani e resistenti, tra i quali Filippo D'Agostino che rappresenta una figura di spicco nella lotta antifascista. Uomini che hanno accettato le sofferenze della detenzione, della fame, delle malattie e della fuga, senza arrendersi. Persone che hanno lottato per la libertà.
Assieme alle testimonianze lette, alle foto e ai documenti mostrati, si è parlato dell'antifascismo. Una scelta morale differente dalla perdita del senso di umanità. Un'apertura che spinge a insegnare ai giovani la tolleranza, l'onestà, il valore del lavoro e della scienza. La spinta a ripudiare la guerra e promuovere la pace.
Programmato nella sala convegni della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, sono intervenuti il ricercatore Giacomo Massimiliano Desiante dell'istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea (IPSAIC) e Vera Guelfi, presidente dell'ANPPIA di Bari.
Diversi i nomi e le testimonianze mostrate per descrivere l'impegno di differenti gravinesi, partigiani e resistenti, tra i quali Filippo D'Agostino che rappresenta una figura di spicco nella lotta antifascista. Uomini che hanno accettato le sofferenze della detenzione, della fame, delle malattie e della fuga, senza arrendersi. Persone che hanno lottato per la libertà.
Assieme alle testimonianze lette, alle foto e ai documenti mostrati, si è parlato dell'antifascismo. Una scelta morale differente dalla perdita del senso di umanità. Un'apertura che spinge a insegnare ai giovani la tolleranza, l'onestà, il valore del lavoro e della scienza. La spinta a ripudiare la guerra e promuovere la pace.