L’attivazione di un laboratorio partecipato per la rigenerazione urbana
La soluzione trovata dall’amministrazione per il centro storico. Un percorso complesso per intervenire sull'emergenza
sabato 4 giugno 2011
11.31
Attivare il processo di partecipazione civica e coinvolgere tutti gli enti e le forze sociali, economiche e culturali della città concentrando l'attenzione sul centro storico: queste le misure che il Comune di Gravina intende intraprendere per attivare il percorso di rigenerazione urbana per far si che sia la città a "ripensare se stessa". Infatti, é proprio attraverso l'individuazione dei bisogni che emergono dalla vita reale degli abitanti che devono essere sollecitate ed attivate le trasformazioni della città.
"La rigenerazione urbana comporta un insieme coordinato di interventi in grado di affrontare in modo integrato problemi di degrado fisico e disagio socio-economico, ed intreccia processi di pianificazione con processi di comunicazione e partecipazione".- questa la legge regionale n. 21 del 29 luglio 2008 "Norme per la rigenerazione urbana".
Secondo l'assessore all'urbanistica, Lorenzo Tremamunno, già dal 2008 a seguito della legge su citata, il Comune avrebbe dovuto attivarsi per individuare le aree da sottoporre a rigenerazione urbana ma come si suol dire, meglio tardi che mai.
Al momento la procedura da seguire è la seguente: redigere il documento di programmazione a seguito di incontri con la popolazione; partecipare al bando di rigenerazione urbana stilando un progetto per il processo di rigenerazione del centro storico ed infine, elaborare ed attuare il programma integrato di rigenerazione urbana.
Solo attraverso questo cammino sarà possibile intervenire sulle emergenze strutturali e ambientali, dotare l'ambito di infrastrutture adeguate, valorizzare il tessuto storico e i beni culturali ed architettonici, migliorare il grado di accessibilità e fruibilità dei siti culturali del centro antico, incentivare il recupero delle residenze anche da parte di privati e l'insediamento di nuove attività commerciali, migliorare la vivibilità e la sicurezza dell'abitato storico e degli spazi pubblici, migliorare l'illuminazione con sistemi a basso impatto ambientale.
E' importante una stretta collaborazione tra amministratori comunali e cittadini di Gravina.
"La rigenerazione urbana comporta un insieme coordinato di interventi in grado di affrontare in modo integrato problemi di degrado fisico e disagio socio-economico, ed intreccia processi di pianificazione con processi di comunicazione e partecipazione".- questa la legge regionale n. 21 del 29 luglio 2008 "Norme per la rigenerazione urbana".
Secondo l'assessore all'urbanistica, Lorenzo Tremamunno, già dal 2008 a seguito della legge su citata, il Comune avrebbe dovuto attivarsi per individuare le aree da sottoporre a rigenerazione urbana ma come si suol dire, meglio tardi che mai.
Al momento la procedura da seguire è la seguente: redigere il documento di programmazione a seguito di incontri con la popolazione; partecipare al bando di rigenerazione urbana stilando un progetto per il processo di rigenerazione del centro storico ed infine, elaborare ed attuare il programma integrato di rigenerazione urbana.
Solo attraverso questo cammino sarà possibile intervenire sulle emergenze strutturali e ambientali, dotare l'ambito di infrastrutture adeguate, valorizzare il tessuto storico e i beni culturali ed architettonici, migliorare il grado di accessibilità e fruibilità dei siti culturali del centro antico, incentivare il recupero delle residenze anche da parte di privati e l'insediamento di nuove attività commerciali, migliorare la vivibilità e la sicurezza dell'abitato storico e degli spazi pubblici, migliorare l'illuminazione con sistemi a basso impatto ambientale.
E' importante una stretta collaborazione tra amministratori comunali e cittadini di Gravina.