L'Autorità anticorruzione dà ragione alla Fondazione Santomasi
L'Anac risponde alle consigliere cinque stelle: non c'è obbligo di pubblicare delibere
giovedì 11 luglio 2019
16.05
La Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" non è obbligata a pubblicare atti e delibere del proprio Cda all'Albo Pretorio del Comune di Gravina in Puglia. Questa la tesi sostenuta dalla Autorità Nazionale Anticorruzione, al termine di verifiche avviate a seguito di una segnalazione presentata all'Anac lo scorso Maggio dal gruppo consiliare del M5S ed oggetto di discussione anche in occasione dell'ultima seduta di consiglio comunale.
Come si ricorderà il gruppo consiliare del M5S lamentava la mancata pubblicazione «nell'Albo Pretorio del Comune di Gravina in Puglia di tutte le delibere dell'Ente morale, a tal punto che le sue stesse delibere risultano a tutti sconosciute nel loro contenuto e forma: fino ad oggi nessun rappresentante delle istituzioni, primo fra tutti il sindaco, nessun consigliere né di maggioranza né di opposizione e nessun funzionario comunale ha mai denunciato questa grave irregolarità, né tantomeno qualcuno si è mai attivato affinché si intimasse all'ente morale, nella persona del suo presidente, di provvedere a regolarizzare la posizione della Fondazione».
Nella loro interpellanza le pentastellate avevano richiesto la sospensione del pagamento del contributo annualmente erogato dal Comune, «fino a che l'ente morale non provveda a rendere pubblico ciò che il suo Consiglio d'Amministrazione decide».
Lo scorso 9 Luglio, l'autorità anti corruzione ha risposto ai quesiti.
«Con riferimento alla segnalazione presentata dal gruppo consiliare M5S, con la quale si chiedeva all'ente locale e al presidente della Fondazione di ottemperare alle norme di trasparenza e, quindi, a ottemperare con la pubblicazione delle delibere del Cda nell'Albo Pretorio del Comune, invitando parimenti l'Autorità ad attivare le dovute procedure di verifiche e accertamento, si comunica che l'Ufficio, prendendo atto delle dichiarazioni presentate dal Comune di Gravina in Puglia, ha constatato come la Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" non appare rientrare tra i soggetti destinatari della normativa in materia di obblighi di pubblicazione».
Nella nota inviata alle consigliere pentastellate oltre che al primo cittadino di Gravina e al presidente della Fondazione, si osserva ancora, «sembra difettare del requisito del bilancio d'esercizio superiore a 500.000 euro, elemento richiesto, invece, dalla normativa citata, ai fini dell'ambito soggettivo di applicazione. Sul punto, anche codesta Autorità, con la delibera n. 1134 del 2017, ha precisato come il legislatore abbia identificato nei richiamati requisiti, cumulativamente necessari, il presupposto per la configurazione del controllo pubblico anche per gli enti di diritto privati diversi dalle società».
Si aggiunge: «In secondo luogo, la mancata pubblicazione delle delibere del Cda della Fondazione all'interno dell'Albo Pretorio del Comune di Gravina in Puglia attiene un profilo per il quale l'Autorità non è competente, in quanto la tenuta dello stesso non rientra direttamente nell'ambito di applicazione delle norme in materia di trasparenza». Motivazioni per le quali, viene infine precisato, «nell'adunanza del 3 Luglio 2019 il Consiglio ha disposto la conclusione del procedimento in forma semplificata».
Come si ricorderà il gruppo consiliare del M5S lamentava la mancata pubblicazione «nell'Albo Pretorio del Comune di Gravina in Puglia di tutte le delibere dell'Ente morale, a tal punto che le sue stesse delibere risultano a tutti sconosciute nel loro contenuto e forma: fino ad oggi nessun rappresentante delle istituzioni, primo fra tutti il sindaco, nessun consigliere né di maggioranza né di opposizione e nessun funzionario comunale ha mai denunciato questa grave irregolarità, né tantomeno qualcuno si è mai attivato affinché si intimasse all'ente morale, nella persona del suo presidente, di provvedere a regolarizzare la posizione della Fondazione».
Nella loro interpellanza le pentastellate avevano richiesto la sospensione del pagamento del contributo annualmente erogato dal Comune, «fino a che l'ente morale non provveda a rendere pubblico ciò che il suo Consiglio d'Amministrazione decide».
Lo scorso 9 Luglio, l'autorità anti corruzione ha risposto ai quesiti.
«Con riferimento alla segnalazione presentata dal gruppo consiliare M5S, con la quale si chiedeva all'ente locale e al presidente della Fondazione di ottemperare alle norme di trasparenza e, quindi, a ottemperare con la pubblicazione delle delibere del Cda nell'Albo Pretorio del Comune, invitando parimenti l'Autorità ad attivare le dovute procedure di verifiche e accertamento, si comunica che l'Ufficio, prendendo atto delle dichiarazioni presentate dal Comune di Gravina in Puglia, ha constatato come la Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" non appare rientrare tra i soggetti destinatari della normativa in materia di obblighi di pubblicazione».
Nella nota inviata alle consigliere pentastellate oltre che al primo cittadino di Gravina e al presidente della Fondazione, si osserva ancora, «sembra difettare del requisito del bilancio d'esercizio superiore a 500.000 euro, elemento richiesto, invece, dalla normativa citata, ai fini dell'ambito soggettivo di applicazione. Sul punto, anche codesta Autorità, con la delibera n. 1134 del 2017, ha precisato come il legislatore abbia identificato nei richiamati requisiti, cumulativamente necessari, il presupposto per la configurazione del controllo pubblico anche per gli enti di diritto privati diversi dalle società».
Si aggiunge: «In secondo luogo, la mancata pubblicazione delle delibere del Cda della Fondazione all'interno dell'Albo Pretorio del Comune di Gravina in Puglia attiene un profilo per il quale l'Autorità non è competente, in quanto la tenuta dello stesso non rientra direttamente nell'ambito di applicazione delle norme in materia di trasparenza». Motivazioni per le quali, viene infine precisato, «nell'adunanza del 3 Luglio 2019 il Consiglio ha disposto la conclusione del procedimento in forma semplificata».