L'inchiesta
Terremoto investigativo ad Altamura. Presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria
martedì 13 dicembre 2011
11.03
L'inchiesta della Direzione distrettuale Antimafia di Bari sui presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria ad Altamura, che ha portato all'arresto di tre persone, potrebbe allargarsi. Oltre ai quattordici nomi emersi con il provvedimento del gip. Vito Fanizzi che ha ordinato tre arresti, nel registro degli indagati della pm della Procura Desiree Digeronimo comparirebbero una decina di altre posizioni. Nell'indagine sarebbero coinvolti altri insospettabili: politici, imprenditori, professionisti, vigili urbani. Gli arresti riguardano solo una prima tranche dell'inchiesta, altri provvedimenti potrebbero essere chiesti dalla Procura che, intanto, sta preparando il ricorso da presentare al Tribunale del Riesame contro la mancata concessione da parte del gip del Tribunale di Bari, Vito Fanizzi, delle custodie cautelari nei confronti di nove degli indagati. I provvedimenti di arresto in carcere hanno colpito Mario Dambrosio, 40 anni, fratello del boss Bartolo, ucciso il 6 settembre dell'anno scorso mentre faceva jogging sulla Murgia, sulla strada nei pressi del Pulo, e Giuseppe Antonio Colonna, 44 anni, detto "il fighetto". Ai domiciliari e' finito il comandate della Stazione dei Carabinieri di Altamura, il maresciallo Nicola Logiudice, 45 anni. Secondo l'accusa quest'ultimo avrebbe chiuso un occhio sull'obbligo di firma di Bartolo Dambrosio. Tra i 14 indagati c´è, anche, Biagio Genco, 37 anni, scomparso dal 2006,' quasi certamente vittima di lupara bianca. Della cui scomparsa era sospettato lo stesso Bartolo Dambrosio. Verso di loro ovviamente non si procede. Tra gli indagati, come è noto, ci sono anche gli avvocati Vito Zaccaria, ex assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici del Comune, e Enzo Siani. Per loro, a vario titolo l´accusa e´ per concorso esterno in associazione mafiosa. Vito Zaccaria, avrebbe favorito una presunta "penetrazione" del clan D´Ambrosio, "negli ambienti politico-amministrativi della città mettendo a disposizione dello stesso (boss Bartolo D´Ambrosio, ndr) la sua qualità di consigliere comunale ed assessore della giunta". Un´accusa che dovrà reggere in un eventuale futuro processo, ma che oggi potrebbe gettare ombre anche sulla sua qualifica di presidente della Murgia Sviluppo spa, società con il 75,45% di capitale pubblico, cui fanno parte attualmente dieci comuni della Murgia, ma che presto ne ospiterà ben diciannove. Il sindaco Mario Stacca, al suo secondo mandato consecutivo, all'indomani dell'operazione della procura distrettuale antimafia, ha dichiarato "con riferimento alla recente inchiesta riguardante illeciti accaduti nel territorio di Altamura, l'amministrazione comunale conferma la piena fiducia nell'operato della magistratura, mantenendo, comunque", ha concluso il primo cittadino, "alta l'attenzione sugli sviluppi dell'indagine, al fine di potere tempestivamente tutelare i propri diritti e quelli dell'intera collettività altamurana".
Maria Caterina Bruno
Maria Caterina Bruno