L’UPC chiede modifiche al Regolamento Edilizio Comunale
Il partito dell’ex consigliere Mandolino auspica l’interessamento dell’Amministrazione gravinese
martedì 28 settembre 2010
19.54
L'Unione Popolare Cristiana di Gravina ha scritto in questi giorni a Divella e agli amministratori gravinesi per gettar luce su una delicata questione, quella delle "Modifiche al Regolamento Edilizio Comunale vigente", avvertita come urgente soprattutto dai gestori di esercizi pubblici.
"Pare che a giorni sarà celebrato un consiglio comunale. Vogliamo ben sperare che venga posto all'ordine del giorno l'approvazione definitiva di tali modifiche riguardo la deroga sulle altezze dei locali destinati ad uso commerciale e pubblici esercizi" – è la speranza di Leonardo Mandolino, segretario della forza di centro.
Le associazioni di categoria sollecitano da tempo questo adempimento registrando però delusioni e preoccupazioni perché in ben due consigli comunali celebrati ultimamente non si è notata traccia del provvedimento, nonostante le assicurazioni del Sindaco a diversi cittadini interessati.
"Ci risulta, inoltre, che dal mese di settembre 2009 molti commercianti non possono avviare l'attività per il 'problema altezze' – ha aggiunto Mandolino –. Imprenditori che hanno investito negli allestimenti e procedure burocratiche e sono 'bloccati dal consiglio comunale'. Tra questi nuovi imprenditori figurano giovani intraprendenti disposti a spendersi nel mondo del lavoro in un momento di crisi e di incertezze per il futuro. Non scoraggiamoli. Forse qualcuno è già 'scappato' altrove".
L'unione Popolare Cristiana ha chiesto agli amministratori locali e ai componenti della conferenza dei capigruppo di "mantenere fede ad preciso impegno assunto: confermare le modifiche al regolamento edilizio comunale con le altezze dei locali a piano terra adibiti a commercio a mt. 3.00 anziché mt. 3.50".
"Pare che a giorni sarà celebrato un consiglio comunale. Vogliamo ben sperare che venga posto all'ordine del giorno l'approvazione definitiva di tali modifiche riguardo la deroga sulle altezze dei locali destinati ad uso commerciale e pubblici esercizi" – è la speranza di Leonardo Mandolino, segretario della forza di centro.
Le associazioni di categoria sollecitano da tempo questo adempimento registrando però delusioni e preoccupazioni perché in ben due consigli comunali celebrati ultimamente non si è notata traccia del provvedimento, nonostante le assicurazioni del Sindaco a diversi cittadini interessati.
"Ci risulta, inoltre, che dal mese di settembre 2009 molti commercianti non possono avviare l'attività per il 'problema altezze' – ha aggiunto Mandolino –. Imprenditori che hanno investito negli allestimenti e procedure burocratiche e sono 'bloccati dal consiglio comunale'. Tra questi nuovi imprenditori figurano giovani intraprendenti disposti a spendersi nel mondo del lavoro in un momento di crisi e di incertezze per il futuro. Non scoraggiamoli. Forse qualcuno è già 'scappato' altrove".
L'unione Popolare Cristiana ha chiesto agli amministratori locali e ai componenti della conferenza dei capigruppo di "mantenere fede ad preciso impegno assunto: confermare le modifiche al regolamento edilizio comunale con le altezze dei locali a piano terra adibiti a commercio a mt. 3.00 anziché mt. 3.50".