La bellezza salverà il mondo… e noi salveremo la bellezza?
Punto interrogativo al centro del convegno “La bellezza salverà il mondo. Oltre… il dialogo tra città e campagna”
lunedì 18 gennaio 2016
10.16
La bellezza salverà il mondo… e noi salveremo la bellezza?
Questo il perno centrale attorno al quale ruotavano gli interventi dei relatori intervenuti durante il convegno tenutosi lo scorso venerdì 15 gennaio, dal nome "La bellezza salverà il mondo. Oltre… il dialogo tra città e campagna", tenutosi presso il Teatro Mercadante di Altamura.
Quando un territorio è bello? È bello quando i cittadini sono consapevoli del suo valore: il territorio è da considerarsi come la propria carta d'identità, come un segno particolare dell'individuo ed è per questo che è necessario preservarlo, custodirlo, esserne innamorati. Solo se si è innamorati del proprio territorio si riesce a conservare e percepire la sua vera bellezza.
La bellezza della Murgia salverà i murgiani, sempre se i murgiani saranno in grado di custodirla. Di qui l'invito a vedere la bellezza come una responsabilità: la Murgia è un crogiolo di sapori, sapere, tradizioni, prodotti ed è dovere personale valorizzare il patrimonio comune attraverso la cultura e attività sinergiche, che vanno dall'agricoltura all'impresa innovativa, dalla conservazione della biodiversità alla qualità della crescita urbanistica, ai fini di uno sviluppo sociale ed economico, che non risulti deleterio per l'ambiente. Un primo grande passo in questa direzione, è contrassegnato dalla voce unanime dei sette Comuni dell'Alta Murgia che lo scorso giovedì ha rivendicato il proprio diritto a non essere condannati ad ospitare il deposito delle scorie nucleari nel nostro territorio. E ciò deve renderci orgogliosi.
Di forte impatto il messaggio chiave del video realizzato dalla MPM (Musica Popolare Metropolitana), "lasciami così o mi perderai per sempre", che esprime e sintetizza l'anima del convegno stesso.
Ad aprire il convegno Lucia Perrone, docente dell'istituto "Nervi-Galilei" che ha organizzato l'evento, a presentare i relatori Enza Sanrocco, docente dell'istituto. Dopo i saluti di Vitantonio Petronella, Dirigente scolastico sono seguiti i relatori, in ordine di intervento: Vincenzo Ciccimarra, docente del "Nervi" ed architetto che ha illustrato "il territorio murgiano attraverso le immagini", abbracciando con un quadro di immagini significative le particolarità naturali ed urbanistiche della Murgia, Paolo Direnzo, agronomo con "Agroecosistemi: valore paesaggistico ed economico", l'imprenditore edile e rappresentante dell'ANCE (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili), Vito Barozzi che ha spiegato l'importanza dell'edilizia ecosostenibile nel binomio "Imprese e Innovazione", Onofrio Bruno, giornalista che ha esordito con"Il racconto del bello" e l'assessora della Regione Puglia, Angela Barbanente, urbanista e docente del Politecnico che ha esposto gli "Strumenti urbanistici per un futuro socioeconomico e territoriale durevole".
Tra i presenti anche la vice sindaco Ada Bosso, in rappresentanza del sindaco di Altamura Giacinto Forte, il sindaco di Gravina in Puglia Alesio Valente, il presidente del Consiglio di Istituto Bartolomeo Parziale, il Vescovo Monsignor Giovanni Ricchiuti, il presidente Gal Vito Dibenedetto e il consigliere dell'Area Metropolitana Mimmo Cardascia.
Questo il perno centrale attorno al quale ruotavano gli interventi dei relatori intervenuti durante il convegno tenutosi lo scorso venerdì 15 gennaio, dal nome "La bellezza salverà il mondo. Oltre… il dialogo tra città e campagna", tenutosi presso il Teatro Mercadante di Altamura.
Quando un territorio è bello? È bello quando i cittadini sono consapevoli del suo valore: il territorio è da considerarsi come la propria carta d'identità, come un segno particolare dell'individuo ed è per questo che è necessario preservarlo, custodirlo, esserne innamorati. Solo se si è innamorati del proprio territorio si riesce a conservare e percepire la sua vera bellezza.
La bellezza della Murgia salverà i murgiani, sempre se i murgiani saranno in grado di custodirla. Di qui l'invito a vedere la bellezza come una responsabilità: la Murgia è un crogiolo di sapori, sapere, tradizioni, prodotti ed è dovere personale valorizzare il patrimonio comune attraverso la cultura e attività sinergiche, che vanno dall'agricoltura all'impresa innovativa, dalla conservazione della biodiversità alla qualità della crescita urbanistica, ai fini di uno sviluppo sociale ed economico, che non risulti deleterio per l'ambiente. Un primo grande passo in questa direzione, è contrassegnato dalla voce unanime dei sette Comuni dell'Alta Murgia che lo scorso giovedì ha rivendicato il proprio diritto a non essere condannati ad ospitare il deposito delle scorie nucleari nel nostro territorio. E ciò deve renderci orgogliosi.
Di forte impatto il messaggio chiave del video realizzato dalla MPM (Musica Popolare Metropolitana), "lasciami così o mi perderai per sempre", che esprime e sintetizza l'anima del convegno stesso.
Ad aprire il convegno Lucia Perrone, docente dell'istituto "Nervi-Galilei" che ha organizzato l'evento, a presentare i relatori Enza Sanrocco, docente dell'istituto. Dopo i saluti di Vitantonio Petronella, Dirigente scolastico sono seguiti i relatori, in ordine di intervento: Vincenzo Ciccimarra, docente del "Nervi" ed architetto che ha illustrato "il territorio murgiano attraverso le immagini", abbracciando con un quadro di immagini significative le particolarità naturali ed urbanistiche della Murgia, Paolo Direnzo, agronomo con "Agroecosistemi: valore paesaggistico ed economico", l'imprenditore edile e rappresentante dell'ANCE (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili), Vito Barozzi che ha spiegato l'importanza dell'edilizia ecosostenibile nel binomio "Imprese e Innovazione", Onofrio Bruno, giornalista che ha esordito con"Il racconto del bello" e l'assessora della Regione Puglia, Angela Barbanente, urbanista e docente del Politecnico che ha esposto gli "Strumenti urbanistici per un futuro socioeconomico e territoriale durevole".
Tra i presenti anche la vice sindaco Ada Bosso, in rappresentanza del sindaco di Altamura Giacinto Forte, il sindaco di Gravina in Puglia Alesio Valente, il presidente del Consiglio di Istituto Bartolomeo Parziale, il Vescovo Monsignor Giovanni Ricchiuti, il presidente Gal Vito Dibenedetto e il consigliere dell'Area Metropolitana Mimmo Cardascia.