La Cia provinciale contro il Consorzio Terre d'Apulia

"Accordi non rispettati. Si annullino gli avvisi di pagamento".

venerdì 31 luglio 2015 10.56
Nuova comunicazione da parte degli organi provinciali della Confederazione Italiana Agricoltori.

A finire nel mirino dell'associazione di categoria, questa volta, sono gli avvisi di pagamento spiccati dal Consorzio Terre d'Apulia, definiti come "l'ennesima tegola che si abbatte sugli agricoltori della provincia". Da qualche ora migliaia di agricoltori della provincia di Bari stanno infatti ricevendo avvisi di pagamento per ruoli di contribuenza – tributo 630 – relativi all'anno 2014. Prendendo atto di ciò, il presidente provinciale Vito Scalera denuncia come nella emissione di tali avvisi, il Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia", insieme agli altri Consorzi delle Puglia "non hanno mantenuto gli impegni assunti nei mesi scorsi con le organizzazioni professionali agricole". Dunque, alla luce del mancato rispetto degli accordi sanciti tra tutte le organizzazioni, la Regione Puglia, i Consorzi di Bonifica, l'Anbi e le società redattrici dei piani di classifica, la Cia con il coordinamento di Agrinsieme di cui fa parte, ha chiesto al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano di annullare gli avvisi di pagamento inviati.

Sono diverse le inadempienze lamentate dalla Cia. Primo fra tutti "il mancato rispetto del risparmio di almeno il 60% sulla contribuenza nell'ambito della revisione economica e dell'abbattimento degli importi. Gli importi riportati negli avvisi, infatti, sono stati solo di poco ridotti (di poco più del 25%)". Prima di emettere gli avvisi, fanno inoltre sapere dall'associazione di categoria, era stato preso l'impegno di sottoporre al tavolo tecnico i piani industriali dei Consorzi di bonifica per la dovuta analisi, cosa che non è avvenuta. "Per non parlare, poi, del mancato avvio dei lavori di manutenzione straordinaria che dovevano avvenire prima della emissione degli avvisi che, tra l'altro, sono relativi all'anno 2014, annualità nel corso della quale i Consorzi non hanno erogato alcun servizio di bonifica". Infine, "non si comprende il motivo per il quale viene chiesto il tributo anche per la bonifica dei fabbricati, i quali non traggono alcun beneficio e che, dunque, sarebbe stato opportuno esonerare dal pagamento".

Tutti elementi che portano la Cia a definire gli avvisi di pagamento come "l'ennesimo balzello che darà il colpo di grazia alle aziende agricole della provincia" dato che le somme richieste non corrispondono a servizi erogati.