La Confcommercio rispolvera un progetto per la rinascita del centro storico
Centralità e storia partendo dall’imprenditoria locale. Percorso Turistico Commerciale che parte dalla stazione ferroviaria, fino ad arrivare all Monastero S. Sebastiano
venerdì 8 aprile 2011
11.59
Si chiama "Centralità e storia" ed è il nome del progetto di rinascita del centro storico gravinese, depositato presso il Comune di Gravina già nel 2007.
Frutto di un lavoro di equipe tra le professionalità della Confcommercio gravinese, altri organismi associativi e centinaia di liberi cittadini che hanno firmato il sostegno all'idea progettuale dopo essersi recati presso i banchetti informativi disposti lungo il percorso Turistico Commerciale previsto nel progetto.
Un progetto pronto da ormai 4 anni e che ad oggi nessuna amministrazione ha avuto il coraggio o la buona volontà di prendere in esame per provare a risolvere, partendo da proposte concrete la rinascita del cuore antico di Gravina.
Ma la Confcommercio non si perde d'animo e in un comunicato pervenuto in redazione, illustra i punti salienti dell'idea progettuale: "Si tratta di un percorso Turistico Commerciale che parte dalla stazione ferroviaria, segue su Corso Aldo Moro, passa da via Ingannamorte, prosegue per via S. Sebastiano fino ad arrivare all'omonimo Monastero. Un'arteria commerciale che pone al centro il nucleo storico e le sue piazze: memoria storica della città.
I due margini di ciò che vuole essere un centro commerciale naturale disposto al centro di un più ampio percorso turistico, diventerebbero i luoghi di arrivo e/o partenza anche per i visitatori che arrivano in pullman, auto, treno.
Occorre sottolineare a tal proposito che questo progetto così pensato per essere realizzato deve presupporre l'approvazione di un Piano del Commercio definitivo, promesso per dicembre dello scorso anno e che ad oggi a distanza di quattro mesi non ha ancora visto la luce.
La Confcommercio inoltre vuole sottolineare che: "Molti continuano a proporre le stesse infruttifere soluzioni senza sentire la nostra categoria che riteniamo determinante per la rivitalizzazione del Centro Storico. Tutti auspicano il ritorno dei commercianti nel centro storico ma nessuno ascolta le nostre proposte e nessuno dà visibilità alle nostre idee progettuali"
E a proposito dell'assemblea cittadina Siamo tutti tufi che ha registrato la partecipazione di tanti imprenditori, Capone sottolinea: "Prendiamo atto con piacere che solo ora i politici sollecitano la partecipazione della società civile - e continua- Abbiamo apprezzato alcune dichiarazioni di consiglieri che confermano la perdita del primato che la politica conservava in città. Oggi prendono lezioni di sensibilità dalla società civile"
Inoltre la Confcommercio propone di richiamare sul centro storico cittadino l'attenzione delle Istituzioni nazionali, riattivando i rapporti con comunità che per motivi storici, culturali e geologici possano essere messi in rete con la nostra realtà. Basti pensare a realtà come i Sassi di Matera patrimonio Unisco, Parco della Murgia materna e il Parco delle Gravine del tarantino, da cui si può partire non solo studiando proposte turistiche in grado di coinvolgere le diverse città, ma migliorando innanzitutto le arterie stradali e incentivando il trasposto pubblico a cominciare dal collegamento ferroviario diretto tra Matera e Gravina per tornare ad essere al centro di un territorio servito da una tratta ferroviaria nazionale utile anche al nostro sviluppo turistico.
Probabilmente l'idea progettuale della Confcommercio non aiuterà a risolvere le tante emergenze del centro storico ne riuscirà a rispondere alle esigenze dei commercianti e soprattutto dei residenti ma una cosa sembra oramai certa: è un buon punto di partenza.
Frutto di un lavoro di equipe tra le professionalità della Confcommercio gravinese, altri organismi associativi e centinaia di liberi cittadini che hanno firmato il sostegno all'idea progettuale dopo essersi recati presso i banchetti informativi disposti lungo il percorso Turistico Commerciale previsto nel progetto.
Un progetto pronto da ormai 4 anni e che ad oggi nessuna amministrazione ha avuto il coraggio o la buona volontà di prendere in esame per provare a risolvere, partendo da proposte concrete la rinascita del cuore antico di Gravina.
Ma la Confcommercio non si perde d'animo e in un comunicato pervenuto in redazione, illustra i punti salienti dell'idea progettuale: "Si tratta di un percorso Turistico Commerciale che parte dalla stazione ferroviaria, segue su Corso Aldo Moro, passa da via Ingannamorte, prosegue per via S. Sebastiano fino ad arrivare all'omonimo Monastero. Un'arteria commerciale che pone al centro il nucleo storico e le sue piazze: memoria storica della città.
I due margini di ciò che vuole essere un centro commerciale naturale disposto al centro di un più ampio percorso turistico, diventerebbero i luoghi di arrivo e/o partenza anche per i visitatori che arrivano in pullman, auto, treno.
Occorre sottolineare a tal proposito che questo progetto così pensato per essere realizzato deve presupporre l'approvazione di un Piano del Commercio definitivo, promesso per dicembre dello scorso anno e che ad oggi a distanza di quattro mesi non ha ancora visto la luce.
La Confcommercio inoltre vuole sottolineare che: "Molti continuano a proporre le stesse infruttifere soluzioni senza sentire la nostra categoria che riteniamo determinante per la rivitalizzazione del Centro Storico. Tutti auspicano il ritorno dei commercianti nel centro storico ma nessuno ascolta le nostre proposte e nessuno dà visibilità alle nostre idee progettuali"
E a proposito dell'assemblea cittadina Siamo tutti tufi che ha registrato la partecipazione di tanti imprenditori, Capone sottolinea: "Prendiamo atto con piacere che solo ora i politici sollecitano la partecipazione della società civile - e continua- Abbiamo apprezzato alcune dichiarazioni di consiglieri che confermano la perdita del primato che la politica conservava in città. Oggi prendono lezioni di sensibilità dalla società civile"
Inoltre la Confcommercio propone di richiamare sul centro storico cittadino l'attenzione delle Istituzioni nazionali, riattivando i rapporti con comunità che per motivi storici, culturali e geologici possano essere messi in rete con la nostra realtà. Basti pensare a realtà come i Sassi di Matera patrimonio Unisco, Parco della Murgia materna e il Parco delle Gravine del tarantino, da cui si può partire non solo studiando proposte turistiche in grado di coinvolgere le diverse città, ma migliorando innanzitutto le arterie stradali e incentivando il trasposto pubblico a cominciare dal collegamento ferroviario diretto tra Matera e Gravina per tornare ad essere al centro di un territorio servito da una tratta ferroviaria nazionale utile anche al nostro sviluppo turistico.
Probabilmente l'idea progettuale della Confcommercio non aiuterà a risolvere le tante emergenze del centro storico ne riuscirà a rispondere alle esigenze dei commercianti e soprattutto dei residenti ma una cosa sembra oramai certa: è un buon punto di partenza.