La crisi della maggioranza è la colazione di Divella

Intervista al consigliere Lorenzo Carbone. "La maggioranza deve cominciare a lavorare altrimenti vada a casa"

lunedì 25 luglio 2011

Qualche giorno fa è arrivata l'ufficializzazione di una notizia che in città circolava da tempo. Il consigliere comunale Lorenzo Carbone, dopo aver rotto i ponti con il Pdl e archiviato l'esperienza del Gruppo delle Libertà, naufragata anche perché gli altri due consiglieri Lapolla e De Pascale hanno voluto ridare il proprio appoggio alla maggioranza, ha deciso di confluire nel movimento che fa capo a Gianfranco Fini, Futuro e Libertà.
Secondo alcuni una scelta di convenienza ma è innegabile che FLI rappresenti la casa naturale per i dissidenti del Pdl, come spiega lo stesso Carbone: "Le motivazioni che hanno spinto me ed altri tre consiglieri ad allontanarci dal Pdl, non sono poi tanto diverse, ovviamente con le debite proporzioni, dalle accuse che Fini ha mosso al presidente Berlusconi. Noi lamentavamo una scarsa considerazione dei giovani all'interno del Pdl e rivendicavamo la possibilità di esprime le nostre idee e le nostre capacità. Ma il Pdl è un partito saldamente nelle mani dei soliti noti che vogliono gestire i ragazzi come dei burattini nel teatrino delle marionette. Di qui la scelta di creare il Gruppo delle libertà per essere forza critica ma anche propositiva di questa amministrazione al fine di non vanificare il voto e la volontà degli elettori. Esaurita l'esperienza del Gruppo delle libertà, il movimento finiano mi è sembrato il più vicino ai miei ideali e ai miei valori"

Il solito gossip politico sostiene che entro fine anno il centro destra dovrebbe concludere la sua esperienza amministrativa. In virtù di questo anche le sue ultime mosse risponderebbero all'esigenza di riorganizzarsi per la prossima campagna elettorale. Con un partito alle spalle è più facile creare delle alleanze?
Da cittadino sinceramente non è mai bello augurarsi che un'amministrazione vada a casa ma, sempre da cittadino, spero che cominci davvero a fare qualcosa per questa città. Non possiamo pensare di tenere in vita questo governo solo per risparmiarci il commissario. Comincino a realizzare progetti che con il commissario non si possano fare. Francamente penso che nella maggioranza ci sia ancora molta confusione e probabilmente, sono saltate tutte le regole, basti pensare che nonostante ci siano 19 consiglieri a sostenere questo governo, non si riesce ancora a celebrare il consiglio comunale. Quanto al partito, la nascita di Futuro e Libertà ha lo scopo di dare voce e spazio a tutti i moderati delusi dal progetto Pdl e dal concetto di "politica clientelare" finalizzata al potere che più in generale esprime la politica locale.

Torniamo a parlare del Pdl. Seguendo le indicazioni nazionali, anche la sezione locale si sta riorganizzando e secondo indiscrezioni pare sia stato nominato segretario Leo Vicino. Crede che l'elezione di un segretario cittadino sia il modo migliore per rilanciare un partito che, indipendentemente dal futuro di questa amministrazione, ha subito un duro colpo nell'esperienza di governo?
Non so, non avendo partecipato alle riunioni, quanto la figura del segretario sia stata una scelta di convenienza e quanto sia stata condivisa.
Diciamo che è un punto di partenza, poi se sarà l'ennesima falsa partenza questo lo vedremo…

Leo Vicino è l'uomo giusto per il Pdl locale?
È un tema che non mi appassiona molto. L'auspicio è che cambi il "modus operandi" del Pdl e dei suoi uomini. A Vicino faccio comunque i miei migliori auguri.

I suoi due amici di partito, anche loro dissidenti del Pdl sono tornati in maggioranza. Quello di Lapolla e De Pascale è stato un atto di responsabilità o di convenienza?
Diciamo che non condivido la loro scelta ma la rispetto. Mi piace pensare che forse se ne siano già pentiti…

Come anticipato prima, giovedì non si è potuto celebrare il Consiglio comunale a causa delle numerose assenze tra i banchi della maggioranza. Secondo lei c'è aria di crisi o, forti dei numeri a loro disposizione, hanno suonato la campanella della ricreazione?
La crisi di governo è da due anni la "colazione" di Divella e l'aperitivo dei segretari di partito. Nonostante l'ampia maggioranza non riescono a portare avanti l'esperienza amministrativa perché non hanno un'idea comune di città e, per dirla tutta, non credono e non hanno fiducia nemmeno gli uni negli altri. La verità è che a questa maggioranza manca un leader. Soprattutto manca un sindaco che sappia essere, in un momento difficile come questo anche di degrado sociale, una figura carismatica capace di dare le giuste direttive a tutto il governo cittadino.

Con molta probabilità il consiglio sarà celebrato questa sera in seconda convocazione. Tra i punti all'ordine del giorno c'è l'approvazione definitiva della delibera n. 33 per tentare di porre fine all'annosa vicenda delle Case Bianche. Secondo lei è il modo più giusto di procedere?
Per quanto riguarda la vicenda delle case bianche, continuo a chiedermi come si è potuto arrivare a questo punto. Oggi ci troviamo in una situazione molto complessa e anche difficile da leggere e la mia speranza è che mai più a Gravina si verifichi una situazione simile. Per sapere se la strada intrapresa da questa amministrazione sia giusta o meno, alla luce del nuovo ricorso presentato al Consiglio di Stato, credo ci toccherà aspettare una nuova sentenza che dovrebbe pronunciarsi nel merito delle decisioni già prese dal Tar su cui, appunto, si basa l'azione amministrativa. Se il Consiglio di Stato vanificherà la sentenza allora probabilmente vedremo annullare anche l'operato comunale.