Un esempio di integrazione tra Cristiani e Musulmani
La fine del ramadan celebrata in una struttura cattolica a Gravina. Presenti autorità a livello nazionale, regionale, provinciale e locale
martedì 30 agosto 2011
Un esempio di dialogo religioso, culturale e sociale è stato offerto ieri sera nella Casa per Ferie - Fondazione Benedetto XIII, una struttura ricettiva di primissimo piano che si trova all'ingresso di Gravina, gestita dal commissariato delegato all'emergenza immigrazione.
L'occasione è stata data dalla fine del ramadan, per la quale è stata organizzata dai migranti ospitati nella struttura una festa a testimonianza del loro volersi integrare nella società sperando in un futuro migliore. La manifestazione nata a livello locale è stata promossa anche con l'intento di testimoniare l'opera di sensibilizzazione e di ospitalità della nostra città nei confronti dei migranti, al Gruppo di monitoraggio e assistenza (GMA) del dipartimento nazionale della Protezione civile in visita in Puglia. Compito del GMA è quello di supportare i Soggetti attuatori impegnati nell'accoglienza dei migranti e di verificare il rispetto degli standard minimi di assistenza e l'omogeneità di trattamento sul territorio.
I festeggiamenti sono stati a base di pizze preparate dai migranti musulmani che hanno preso parte ai campionati mondiali di pizza e carne e sono stati accompagnati da canti e balli in nome della multietnicità e multiculturalità.
Per la Protezione civile direttamente impegnata nella gestione dei flussi migratori provenienti da tutta l'Africa che transitano in particolare attraverso la Libia, erano presenti David Fabi, Stefania Sbroglia e Mary Alaimo del Gruppo di monitoraggio e assistenza del dipartimento nazionale della Protezione civile; Luca Limongelli, il dirigente del servizio della Protezione civile della Regione e l'ingegnere Antonello Antonicelli, soggetto attuatore per l'individuazione, l'allestimento o la realizzazione nella Regione Puglia delle strutture necessarie all'accoglienza e il ricovero dei migranti che provengono dai Paesi del Nord Africa.
Tra le altre autorità istituzionali erano presenti, l'assessore regionale alle politiche dei migranti, Nicola Fratoianni, il consigliere provinciale Romita ed i politici locali.
Il direttore della struttura monsignor Saverio Paternoster entusiasta dell'iniziativa ha messo in evidenza l'importanza della parola dell'amore per il prossimo e la concreta possibilità che il centro offre ai migranti africani ai quali oltre ad un corso di italiano, è stato offerto anche un corso di pizzaioli.
La serata è stata caratterizzata da una piacevole aria di festa ma anche da una richiesta di aiuto da parte dei migranti agli interlocutori istituzionali per ottenere quanto prima il permesso di soggiorno. Dei 130 stranieri ospitati, per la maggior parte nigeriani, non tutti hanno, ancora, ottenuto lo status di rifugiato politico. Il loro intento è quello di riuscire a trovare lavoro dimostrando, così, di non essere un peso per la società ma una risorsa in più.
L'occasione è stata data dalla fine del ramadan, per la quale è stata organizzata dai migranti ospitati nella struttura una festa a testimonianza del loro volersi integrare nella società sperando in un futuro migliore. La manifestazione nata a livello locale è stata promossa anche con l'intento di testimoniare l'opera di sensibilizzazione e di ospitalità della nostra città nei confronti dei migranti, al Gruppo di monitoraggio e assistenza (GMA) del dipartimento nazionale della Protezione civile in visita in Puglia. Compito del GMA è quello di supportare i Soggetti attuatori impegnati nell'accoglienza dei migranti e di verificare il rispetto degli standard minimi di assistenza e l'omogeneità di trattamento sul territorio.
I festeggiamenti sono stati a base di pizze preparate dai migranti musulmani che hanno preso parte ai campionati mondiali di pizza e carne e sono stati accompagnati da canti e balli in nome della multietnicità e multiculturalità.
Per la Protezione civile direttamente impegnata nella gestione dei flussi migratori provenienti da tutta l'Africa che transitano in particolare attraverso la Libia, erano presenti David Fabi, Stefania Sbroglia e Mary Alaimo del Gruppo di monitoraggio e assistenza del dipartimento nazionale della Protezione civile; Luca Limongelli, il dirigente del servizio della Protezione civile della Regione e l'ingegnere Antonello Antonicelli, soggetto attuatore per l'individuazione, l'allestimento o la realizzazione nella Regione Puglia delle strutture necessarie all'accoglienza e il ricovero dei migranti che provengono dai Paesi del Nord Africa.
Tra le altre autorità istituzionali erano presenti, l'assessore regionale alle politiche dei migranti, Nicola Fratoianni, il consigliere provinciale Romita ed i politici locali.
Il direttore della struttura monsignor Saverio Paternoster entusiasta dell'iniziativa ha messo in evidenza l'importanza della parola dell'amore per il prossimo e la concreta possibilità che il centro offre ai migranti africani ai quali oltre ad un corso di italiano, è stato offerto anche un corso di pizzaioli.
La serata è stata caratterizzata da una piacevole aria di festa ma anche da una richiesta di aiuto da parte dei migranti agli interlocutori istituzionali per ottenere quanto prima il permesso di soggiorno. Dei 130 stranieri ospitati, per la maggior parte nigeriani, non tutti hanno, ancora, ottenuto lo status di rifugiato politico. Il loro intento è quello di riuscire a trovare lavoro dimostrando, così, di non essere un peso per la società ma una risorsa in più.