La Fondazione invasa dai digitali
Quasi duecento visitatori per “La notte dei musei”
domenica 17 maggio 2015
14.06
Grande successo per "La notte dei musei" anche a Gravina.
La dimora del barone Ettore Pomanici Santomasi spalanca eccezionalmente le sue porte oltre i consueti orari di apertura, ospitando gratuitamente quasi duecento invaders in una sola sera. Dalle 20 alle 22 il museo ha accolto nelle sue quattro mura l'invasione digitale organizzata dal Club Unesco Gravina e dalla sezione cittadina dell'Archeoclub. In fila soprattutto giovani e famiglie con bambini che, divisi in gruppi, hanno atteso pazientemente di poter iniziare la visita, pronti all'assalto.
Un assalto pacifico e dai più buoni propositi: raccontare e promuovere le bellezze e i tesori della città attraverso foto e post pubblicati sui diversi social network, accumulati dagli stessi hashtag. Le armi sono ovviamente smartphone, macchine fotografiche e tablet, puntati su ciò che più colpisce durante la visita. Non sono mancate le sorprese. A prendere la parola e a raccontarsi autonomamente sono stati, attraverso le tele "parlanti", i protagonisti indiscussi del palazzo: per primo il barone, padrone di casa, che, anche se sorpreso dall'incursione notturna, non ha esitato a dare il benvenuto ai suoi tanti ospiti. Poi, in pinacoteca, la parola è passata alla "Madonna con bambino" di Guarini, al San Sebastiano del Carracci e a papa Benedetto XIII. Il giro si è concluso poi con le maioliche, custodite a piano terra.
Se a raccontarsi, con un tocco di ironia, sono proprio i protagonisti delle opere fiore all'occhiello del museo gravinese, si sa, la visita si fa decisamente più interessante. Una cosa è certa, ieri sera tutti gli invaders hanno portato a casa tante foto, ma anche un pezzo di storia della città.
La dimora del barone Ettore Pomanici Santomasi spalanca eccezionalmente le sue porte oltre i consueti orari di apertura, ospitando gratuitamente quasi duecento invaders in una sola sera. Dalle 20 alle 22 il museo ha accolto nelle sue quattro mura l'invasione digitale organizzata dal Club Unesco Gravina e dalla sezione cittadina dell'Archeoclub. In fila soprattutto giovani e famiglie con bambini che, divisi in gruppi, hanno atteso pazientemente di poter iniziare la visita, pronti all'assalto.
Un assalto pacifico e dai più buoni propositi: raccontare e promuovere le bellezze e i tesori della città attraverso foto e post pubblicati sui diversi social network, accumulati dagli stessi hashtag. Le armi sono ovviamente smartphone, macchine fotografiche e tablet, puntati su ciò che più colpisce durante la visita. Non sono mancate le sorprese. A prendere la parola e a raccontarsi autonomamente sono stati, attraverso le tele "parlanti", i protagonisti indiscussi del palazzo: per primo il barone, padrone di casa, che, anche se sorpreso dall'incursione notturna, non ha esitato a dare il benvenuto ai suoi tanti ospiti. Poi, in pinacoteca, la parola è passata alla "Madonna con bambino" di Guarini, al San Sebastiano del Carracci e a papa Benedetto XIII. Il giro si è concluso poi con le maioliche, custodite a piano terra.
Se a raccontarsi, con un tocco di ironia, sono proprio i protagonisti delle opere fiore all'occhiello del museo gravinese, si sa, la visita si fa decisamente più interessante. Una cosa è certa, ieri sera tutti gli invaders hanno portato a casa tante foto, ma anche un pezzo di storia della città.