La giunta Valente e il rebus delle incompatibilità
Il vicesindaco: "Resto segretario della Cisl". L'assessore Grillo: "Ho lasciato la progettazione della fiera"
domenica 10 giugno 2012
11.32
Può il leader di un sindacato importante come la Cisl ricoprire, ad un tempo, la carica di segretario territoriale del suo sindacato e quella di vicesindaco e assessore? E può una giovane e promettente architetto ricevere e mantenere deleghe assessorili nel comune nel quale svolge attività lavorativa?
Stando alla legge, la risposta è affermativa: sì, possono. Ma quel che la legge rende possibile non sempre è anche opportuno. Specie quando un nuovo corso s'avanza maestoso e gaudente per spazzare via il vecchio putrescente che si dice l'abbia preceduto.
Ed è proprio nel terreno dell'opportunità, istituzionale prima che politica, che trovano radici e linfa dubbi e perplessità mossi all'indirizzo della neonata giunta capeggiata dal sindaco Alesio Valente. Per le opposizioni (tra i cui banchi siede un altro sindacalista, il cigiellino Vincenzo Varrese) si tratterebbe, tout court, di incompatibilità. Per lo schieramento uscito sconfitto dalle elezioni di maggio, infatti, sarebbero incompatibili col ruolo di assessori sia il vicesindaco Gino Lorusso, sia l'assessore alle politiche energetiche Milena Grillo. In realtà, stando alla lettera della norma, che non detta incompatibilità per gli assessori se non per quelli aventi incarichi direttivi in ambito sanitario pubblico, nessuno dei due rivestirebbe uno status giuridico tale da far scattare la molla dell'incompatibilità e, quindi, la sanzione della decadenza dall'incarico o, in alternativa, la rinuncia alle condizioni allo stesso ostative.
L'opportunità, però, quella c'è. E si fa problema grande come una casa quando si entra nel dettaglio. Lorusso è segretario della Cisl gravinese. E lo statuto della Cisl impone l'abbandono degli incarichi sindacali in caso di assunzione di ruoli politici. Grillo, invece, stimata architetto, figura tra i progettisti dei lavori di completamento della fiera. Incarichi e mansioni potenzialmente interferenti con la presenza in giunta. E il perchè è facilmente intuibile: qualora la Cisl dovesse proclamare uno sciopero a Palazzo di città, come farà l'assessore alle politiche al lavoro Gino Lorusso a trovare un accordo col Gino Lorusso leader della Cisl? E quando si tratterà di deliberare sulla fiera, l'assessore Grillo sarà capace di dire no, se necessario, all'architetto Grillo?
I due, interpellati, non mostrano dubbi: per loro non v'è nessun ostacolo al libero e corretto esercizio delle funzioni amministrative. "Le incompatibilità che riguardavano il mio ruolo di dirigente regionale e provinciale della Cisl sono state rimosse al momento della mia candidatura a consigliere comunale", risponde cortese Lorusso, precisando: "Non lascerò invece la carica di segretario territoriale, perchè non c'è incompatibilità". Di poche ma chiare parole anche Milena Grillo: "Al momento della nomina ad assessore, ho lasciato l'incarico di progettista in fiera". Basterà di fronte ad una legge che (all'articolo 76 del testo unico degli locali) impone "ai componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici di astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato"?
Risposta non c'è, ma sarebbe opportuno ci fosse.
Stando alla legge, la risposta è affermativa: sì, possono. Ma quel che la legge rende possibile non sempre è anche opportuno. Specie quando un nuovo corso s'avanza maestoso e gaudente per spazzare via il vecchio putrescente che si dice l'abbia preceduto.
Ed è proprio nel terreno dell'opportunità, istituzionale prima che politica, che trovano radici e linfa dubbi e perplessità mossi all'indirizzo della neonata giunta capeggiata dal sindaco Alesio Valente. Per le opposizioni (tra i cui banchi siede un altro sindacalista, il cigiellino Vincenzo Varrese) si tratterebbe, tout court, di incompatibilità. Per lo schieramento uscito sconfitto dalle elezioni di maggio, infatti, sarebbero incompatibili col ruolo di assessori sia il vicesindaco Gino Lorusso, sia l'assessore alle politiche energetiche Milena Grillo. In realtà, stando alla lettera della norma, che non detta incompatibilità per gli assessori se non per quelli aventi incarichi direttivi in ambito sanitario pubblico, nessuno dei due rivestirebbe uno status giuridico tale da far scattare la molla dell'incompatibilità e, quindi, la sanzione della decadenza dall'incarico o, in alternativa, la rinuncia alle condizioni allo stesso ostative.
L'opportunità, però, quella c'è. E si fa problema grande come una casa quando si entra nel dettaglio. Lorusso è segretario della Cisl gravinese. E lo statuto della Cisl impone l'abbandono degli incarichi sindacali in caso di assunzione di ruoli politici. Grillo, invece, stimata architetto, figura tra i progettisti dei lavori di completamento della fiera. Incarichi e mansioni potenzialmente interferenti con la presenza in giunta. E il perchè è facilmente intuibile: qualora la Cisl dovesse proclamare uno sciopero a Palazzo di città, come farà l'assessore alle politiche al lavoro Gino Lorusso a trovare un accordo col Gino Lorusso leader della Cisl? E quando si tratterà di deliberare sulla fiera, l'assessore Grillo sarà capace di dire no, se necessario, all'architetto Grillo?
I due, interpellati, non mostrano dubbi: per loro non v'è nessun ostacolo al libero e corretto esercizio delle funzioni amministrative. "Le incompatibilità che riguardavano il mio ruolo di dirigente regionale e provinciale della Cisl sono state rimosse al momento della mia candidatura a consigliere comunale", risponde cortese Lorusso, precisando: "Non lascerò invece la carica di segretario territoriale, perchè non c'è incompatibilità". Di poche ma chiare parole anche Milena Grillo: "Al momento della nomina ad assessore, ho lasciato l'incarico di progettista in fiera". Basterà di fronte ad una legge che (all'articolo 76 del testo unico degli locali) impone "ai componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici di astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato"?
Risposta non c'è, ma sarebbe opportuno ci fosse.