“La Moneta di Satana”: il dibattito sul signoraggio arriva a Gravina

Successo di pubblico e nessun incidente alla presentazione del libro. Massaro: "Un tema trasversale che interessa anche alla sinistra".

lunedì 29 ottobre 2012 13.10
A cura di Francesco Mastromatteo
Tanto tuonò che piovve, ma solo nel senso più strettamente meteorologico del termine, e non politico.

Se è vero che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, la "Moneta di Satana", dopo tanto clamore politico-mediatico, non ha provocato incidenti di sorta.

Una cospicua e attenta presenza di pubblico, con la supervisione discreta e per fortuna superflua dei locali funzionari di Polizia, ha caratterizzato la presentazione dell'omonimo libro di Cosimo Massaro presso l'auditorium del chiostro di san Sebastiano. Nessuna bandiera di partito in sala, come annunciato da Ordine Futuro, l'associazione culturale vicina a Forza Nuova, e nessun accenno sia pure fugace di propaganda di parte. "Faccio diverse conferenze presso associazioni di sinistra, come l'Arci – esordisce l'autore salentino – la battaglia di verità sul signoraggio, iniziata dal professor Giacinto Auriti, è condivisa da uomini di centrosinistra, come Ferrero e Di Pietro. E' un tema assolutamente trasversale perché tocca i destini di tutti noi".

Ma cos'è il signoraggio oggetto del romanzo-inchiesta prefato dal magistrato calabrese Salvatore Cosentino, argomento poco trattato dai media? E' l'interesse che le banche centrali, emissarie e quindi proprietarie delle monete, percepiscono grazie allo scarto tra costo reale di stampa e valore nominale dato alle banconote. Un circolo vizioso venutosi a creare prima con la creazione della moneta slegata dal cambio aureo, e poi con l'espropriazione del potere di emettere moneta, prima appannaggio esclusivo degli stati e quindi dei popoli, da parte delle banche centrali private, azioniste della lira e poi, a livello europeo, dell'euro. Una vera e propria truffa usuraia, secondo la scuola di Auriti all'origine dell'incontenibile debito pubblico, della crescente pressione fiscale e quindi dell'assoggettamento della società e della politica all'economia finanziaria.

Un tema che per Massaro e Ordine Futuro, in connessione con la dottrina sociale cattolica, è strettamente connesso a una battaglia spirituale contro il materialismo propugnato dai poteri forti della finanza bancaria, che vorrebbe ridurre l'uomo alla sola dimensione orizzontale del consumo e dell'interesse economico. Una battaglia che andrebbe combattuta con l'istituzione di monete di popolo, come il Simec, alternative a quella ufficiale, stampata per pochi centesimi dalla Bce con tanto di copyright.

Tematiche complesse e controverse, quelle toccate dal libro di Massaro, e certamente meritevoli di discussione, al di là delle etichette di partito, in una città dove la dialettica troppo spesso degenera in tifo da stadio di chi non si scomoda nemmeno più di andare allo stadio: molto più comodo accapigliarsi su internet…