La Murgia lancia la sfida per l’Unesco
Incontro al Parco dell’Alta Murgia per creare una rete tra gli enti interessati
venerdì 5 ottobre 2018
"Discutere i processi partecipati che possano portare il Parco Nazionale dell'Alta Murgia e i Comuni che rientrano nel progetto La Murgia abbraccia Matera ad ottenere una certificazione Unesco". Il direttore del Parco nazionale dell'Alta Murgia, Domenico Nicoletti, non poteva sintetizzare meglio il senso dell'incontro tenutosi l'altro ieri presso la sede del Parco, a Gravina.
Un tavolo operativo cui hanno partecipato tutti i rappresentanti delle comunità interessate alla pianificazione di interventi che consentano al territorio murgiano di avere un ruolo centrale tra i siti Unesco riconosciuti in Puglia e la città di Matera.
A rappresentare il comune di Gravina c'era il Sindaco Alesio Valente; per il Comune di Altamura c'era il dirigente del Settore sviluppo e Governo del Territorio, Giovanni Buonamassa; per Santeramo Fabrizio Baldassarre e Giuseppe Caponio, rispettivamente sindaco e assessore; c'erano anche il Sindaco di Ginosa, Vito Parisi e l'assessore al Marketing Territoriale del Comune di Laterza, Domenica Maria Stano.
Inoltre, sono intervenuti la direttrice di Castel del Monte, Elena Saponaro e Pasquale Pennini per il dipartimento turismo della Regione Puglia.
Insomma, si è voluto mettere attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati a fare sistema per riuscire a costruire, all'interno delle comunità territoriali di riferimento, un clima che -come dice Nicoletti- possa innescare i processi che portino le persone, i cittadini, ad essere orgogliosi del proprio territorio.
"Vogliamo costruire la fiducia, creare un contesto fertile, una comunità forte e uno spirito di partecipazione in chi questo territorio lo vive- ha spiegato Nicoletti.-Abbiamo voluto avviare un dialogo tra istituzioni per cercare di creare un contesto culturale solido, tale da innescare i processi che portino le persone, i cittadini, ad essere orgogliosi del proprio territorio".
Perché chiaramente l'obiettivo non celato è quello di trovare un trait d'union tra le varie realtà territoriali, che porti ad una decisione condivisa, in maniera da poter ottenere un riconoscimento che rappresenti nuova linfa per il territorio.
E le opportunità per ottenere la certificazione Unesco sono numerose: dalla possibilità di entrare a far parte del Patrimonio Mondiale o nella Rete Globale dei Geoparchi, fino alla richiesta della certificazione MaB, il programma Man and Biosphere per valorizzare i rapporti tra uomo, territorio e ambiente.
Una dibattito serrata ed una discussione costruttiva che ha fatto emergere già delle idee per meglio valorizzare un territorio che rappresenta un unicum, che con le sue diverse anime, può ambire, a ragione, ad essere candidato quale patrimonio dell'Umanità.
Prossimo step di questo lungo percorso, il 18 ottobre a Santeramo.
Un incontro al quale parteciperà anche Pietro Laureano, esperto Unesco e membro del Comitato Scientifico Matera 2019.
Un tavolo operativo cui hanno partecipato tutti i rappresentanti delle comunità interessate alla pianificazione di interventi che consentano al territorio murgiano di avere un ruolo centrale tra i siti Unesco riconosciuti in Puglia e la città di Matera.
A rappresentare il comune di Gravina c'era il Sindaco Alesio Valente; per il Comune di Altamura c'era il dirigente del Settore sviluppo e Governo del Territorio, Giovanni Buonamassa; per Santeramo Fabrizio Baldassarre e Giuseppe Caponio, rispettivamente sindaco e assessore; c'erano anche il Sindaco di Ginosa, Vito Parisi e l'assessore al Marketing Territoriale del Comune di Laterza, Domenica Maria Stano.
Inoltre, sono intervenuti la direttrice di Castel del Monte, Elena Saponaro e Pasquale Pennini per il dipartimento turismo della Regione Puglia.
Insomma, si è voluto mettere attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati a fare sistema per riuscire a costruire, all'interno delle comunità territoriali di riferimento, un clima che -come dice Nicoletti- possa innescare i processi che portino le persone, i cittadini, ad essere orgogliosi del proprio territorio.
"Vogliamo costruire la fiducia, creare un contesto fertile, una comunità forte e uno spirito di partecipazione in chi questo territorio lo vive- ha spiegato Nicoletti.-Abbiamo voluto avviare un dialogo tra istituzioni per cercare di creare un contesto culturale solido, tale da innescare i processi che portino le persone, i cittadini, ad essere orgogliosi del proprio territorio".
Perché chiaramente l'obiettivo non celato è quello di trovare un trait d'union tra le varie realtà territoriali, che porti ad una decisione condivisa, in maniera da poter ottenere un riconoscimento che rappresenti nuova linfa per il territorio.
E le opportunità per ottenere la certificazione Unesco sono numerose: dalla possibilità di entrare a far parte del Patrimonio Mondiale o nella Rete Globale dei Geoparchi, fino alla richiesta della certificazione MaB, il programma Man and Biosphere per valorizzare i rapporti tra uomo, territorio e ambiente.
Una dibattito serrata ed una discussione costruttiva che ha fatto emergere già delle idee per meglio valorizzare un territorio che rappresenta un unicum, che con le sue diverse anime, può ambire, a ragione, ad essere candidato quale patrimonio dell'Umanità.
Prossimo step di questo lungo percorso, il 18 ottobre a Santeramo.
Un incontro al quale parteciperà anche Pietro Laureano, esperto Unesco e membro del Comitato Scientifico Matera 2019.