La “politica” dei pannelli pubblicitari

Michele Capone scrive all’assessore Dibattista. ...che il piano degli impianti pubblicitari approdi in Consiglio Comunale

giovedì 14 ottobre 2010 18.30
A cura di Marina Dimattia
Gli impianti pubblicitari rubano la scena. Torna a parlarne Michele Capone, rivolgendosi direttamente all'assessore Dibattista. Il presidente dell'ASSOciazione Territoriale Imprenditori, segretario politico di Gravinasviluppo, delegato cittadino e dirigente provinciale di Confcommercio Imprese per l'Italia, in data 5 ottobre così si esprimeva: "Si può dire che nulla e' cambiato in merito alla questione impianti pubblicitari tra la precedente Amministrazione Comunale e questa che pure abbiamo fortemente sostento anche per questo motivo, tutte e due hanno divelto costosi impianti pubblicitari arrecando danni al sistema imprenditoriale di decine di migliaia di euro senza affrontare il problema alla radice, e quindi approvando il "PIANO DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI" , realizzato e parcheggiato in qualche cassetto comunale da diverso tempo".
Ad oggi, nella nuova lettera firmata dallo stesso Capone, la richiesta resta pressochè identica: che l'assessore Dibattista e chi altro ne ha la responsabilità, possa "in tempi brevissimi portare il piano degli impianti pubblicitari in Consiglio Comunale, cosa che continuiamo a chiedere dal 2007 e che abbiamo ribadito a tutti i soggetti politici coinvolti in questa Amministrazione dai quali fino ad oggi non registriamo nessuna risposta".
Un barlume di sintonia di pensiero tra l'assessore Dibattista e  il presidente dell'ASSOciazione Territoriale Imprenditori parrebbe evincersi dalle prime frasi dello scritto di Capone, che suonano così: "Caro Aldo sono felice che in merito ai tabelloni pubblicitari tu abbia capito il senso della mia denuncia e conseguentemente confermato che forse ci sono stati degli errori nella tempestività dell'intervento e che probabilmente sarebbe stato opportuno innanzitutto regolamentare l'affissione della cartellonistica pubblicitaria (fonte IL RESTO n. 34)". 

Come qualcuno ricorderà anche il Movimento Civico Gravinese chiedeva solo poche settimane fa di "rimuovere i tabelloni pubblicitari privi di regolare autorizzazione, di oscurare le pubblicità affisse su quei tabelloni, ma soprattutto di "verificare l'esistenza di legami di parentela tra le società o persone fisiche che gestiscono tali spazi pubblicitari con esponenti politici presenti in giunta"; nella lettera di Capone non manca un riferimento a queste denunce. Ad introdurre la questione è la parola "complotto": "In merito ai complotti ti assicuro che non c'è nulla di tutto questo perché come ben sai il referente di GRAVINASVILUPPO sono sempre stato io e continuo ad esserlo e mai nessuno del movimento politico si è permesso di proporre complotti contro qualcuno. Gianni (Matera n.d.r.) è sempre stato il referente del M.C.G. ospitato nella nostra lista perchè era impossibilitato a fare una lista tutta sua cosa ritenuta giusta da GRAVINASVILUPPO perché con lui abbiamo condiviso delle battaglie che non ho mai rinnegato".

Continua e conclude l'autore della lettera rivolgendosi sempre all'assessore Dibattista " In quanto al tuo essere assessore tutti sanno che lo sei, ma se continui ad auto referenziarti è difficile che sarai apprezzato per il lavoro che fai. Noi giudichiamo solo dai risultati…
Noi aspettiamo solo risposte da un'Amministrazione che si è impegnata a darle e in tempi brevi.
Finché non le avremo continueremo a chiedere la tua rimozione perché tu hai accettato le relative deleghe e se non siete più nelle condizioni di mantenere fede al programma elettorale ditecelo perché è giusto che noi facciamo scelte imprenditoriali diverse, che credo sia nell'interesse di tutti farle. Oggi nell'attesa noi non facciamo scelte e tutto resta fermo e questo crea un danno enorme alla già disastrata economia cittadina".