La Polizia Municipale ritrova un'albanella ferita

E si riapre il dibattito sulla sorveglianza anti bracconaggio. La Lipu: "Intensificare i controlli".

venerdì 21 dicembre 2012 00.05
A cura di Antonella Testini
Un'albanella reale salvata dalla Polizia Municipale.

È accaduto pochi giorni fa, durante un normale servizio di perlustrazione del Bosco Difesa Grande, quando gli agenti del Nucleo tutela del territorio si sono accorti dell'esemplare, che con un'ala ferita vagava nei campi nel tentativo di levarsi in volo.
I due agenti in servizio, Fedele Nacucchi e Onofrio Aquila, appena si sono accorti dell'animale ferito sono immediatamente intervenuti prelevando il rapace e affidandolo alle cure degli operatori della Lipu locale, che ne hanno poi coordinato il trasferimento - in collaborazione con il CFS-CTA del Parco nazionale dell'Alta Murgia - presso il centro recupero fauna selvatica della Regione Puglia, dove il rapace sarà curato .

Al momento non sono ancora note le cause che hanno procurato la frattura all'ala sinistra al rapace. Gli operatori della Lipu attribuiscono il ferimento dell'animale ad un trauma da impatto o addirittura ad un colpo di fucile. In tal caso, se fosse accertata quest'ultima ipotesi, si tratterebbe di un grave episodio di bracconaggio poiché, come tutti i rapaci, l'albanella è una specie protetta.

L'incidente, ad ogni modo, riapre il dibattito sull'importanza faunistica del bosco Difesa Grande e rimette al centro della discussione il tema della tutela ambientale e della vigilanza nel nostro territorio che, secondo la Lipu, "al momento non è ancora sufficiente a garantire una prevenzione efficace contro alcune attività illecite come il bracconaggio, l'abbandono dei rifiuti e il taglio abusivo degli alberi nel bosco". "E' noto che fare prevenzione e repressione in questi settori non è semplice e presuppone l'intervento di persone particolarmente preparate e motivate, oltre che esperte nella conoscenza del territorio", ribadiscono i una nota i volontari del centro per il recupero dei rapaci. "Un servizio di vigilanza adeguato deve prevedere necessariamente orari e tempi flessibili e corrispondenti alla tipologia dei reati: prioritariamente va pianificato un servizio di pattugliamento e pronto intervento notturni per poter intervenire immediatamente sul posto e cogliere i contravventori in flagranza di reato, in quanto tali perseguibili".

Di qui la proposta: "Il potenziamento del nucleo di tutela ambientale del Comune di Gravina è un'esigenza per la collettività, alla luce dell'aggravarsi dei reati ambientali sul nostro territorio. La Lipu come sempre offre la propria disponibilità per la collaborazione ed il supporto tecnico-scientifico".