La regione parte con Tecnonidi e Contratti di Programma
Primi 2 avvisi del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027,
mercoledì 29 novembre 2023
"Partiamo con due misure che hanno fatto la differenza, sostenendo la competitività della Puglia. Sessantacinque milioni la dotazione iniziale". Queste le parole dell'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, riferendosi alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, dei TecnoNidi e dei Contratti di Programma: primi avvisi del Programma regionale Fesr-Fse+ 2021-2027.
Si tratta di due misure rivolte alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative il primo, alle grandi imprese in collaborazione con Pmi e startup il secondo. Due iniziative che hanno una dotazione iniziale complessiva di 65 milioni di euro, di cui 45 per i Contratti di Programma e poco meno di 20 per TecnoNidi (per la precisione 19.705.882 euro).
Nello specifico – spiegano dalla Regione Puglia- "i Contratti di Programma agevolano le grandi imprese a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. Gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo e, per le Pmi aderenti, anche investimenti in attivi materiali. I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l'acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. L'importo complessivo dei progetti dovrà partire da un minimo di 5 milioni di euro". Per questa misura le istanze potranno essere inoltrate a partire dall'11 dicembre.
Per ciò che riguarda i Tecnonidi i finanziamenti sono riservati "alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l'Avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all'introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata".
L'importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, nonché un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività". In questo caso le procedure per poter accedere ai finanziamenti sono già aperte.
Due provvedimenti fondamentali per l'economia delle imprese della Regione Puglia. "Due veri e propri pilastri nel pacchetto di agevolazioni per le imprese che hanno movimentato, insieme, nel ciclo 2014-2020, investimenti per oltre 2,2 miliardi di euro e generato nuova occupazione per circa 5mila unità lavorative" - spiegano dall'organo di governo regionale.
Si tratta di due misure rivolte alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative il primo, alle grandi imprese in collaborazione con Pmi e startup il secondo. Due iniziative che hanno una dotazione iniziale complessiva di 65 milioni di euro, di cui 45 per i Contratti di Programma e poco meno di 20 per TecnoNidi (per la precisione 19.705.882 euro).
Nello specifico – spiegano dalla Regione Puglia- "i Contratti di Programma agevolano le grandi imprese a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. Gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo e, per le Pmi aderenti, anche investimenti in attivi materiali. I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l'acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. L'importo complessivo dei progetti dovrà partire da un minimo di 5 milioni di euro". Per questa misura le istanze potranno essere inoltrate a partire dall'11 dicembre.
Per ciò che riguarda i Tecnonidi i finanziamenti sono riservati "alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l'Avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all'introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata".
L'importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, nonché un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività". In questo caso le procedure per poter accedere ai finanziamenti sono già aperte.
Due provvedimenti fondamentali per l'economia delle imprese della Regione Puglia. "Due veri e propri pilastri nel pacchetto di agevolazioni per le imprese che hanno movimentato, insieme, nel ciclo 2014-2020, investimenti per oltre 2,2 miliardi di euro e generato nuova occupazione per circa 5mila unità lavorative" - spiegano dall'organo di governo regionale.