La rigenerazione si ferma in via Montea
Stasi: attendo indicazioni dall’amministrazione
lunedì 2 dicembre 2019
La strada panoramica che tanti registi e celebrità ha fatto innamorare, resta chiusa. La strada simbolo della rigenerazione urbana, da cui è partito il moto di orgoglio gravinese grazie al quale il Comune ha potuto usufruire dei finanziamenti regionali per la riqualificazione di larga parte del centro storico, resta inaccessibile da diversi mesi nonostante la fine dei lavori.
La questione è tornata in cronaca nell'ultimo consiglio comunale dopo una interrogazione della consigliera Rosa Cataldi per chiedere tempi certi sulla riapertura.
Interrogazione a cui ha voluto rispondere, in assenza del primo cittadino delegato all'urbanistica, il dirigente Michele Stasi informando l'assise che dal mese di agosto è stata firmata un'ordinanza di messa in sicurezza indirizzata al proprietario del famoso immobile crollato nel 2011.
Ordinanza a cui il proprietario dell'immobile avrebbe opposto una serie di "difficoltà di natura operativa". " Secondo me – ha spiegato Stasi in consiglio – sono solo occasioni per prendere tempo e poiché la situazione perdura da tempo se mi danno indicazioni di procedere con ordinanza in danno, io lo faccio. Diversamente non posso assumere iniziative in autonomia". La palla, dunque, torna sul tavolo della politica cittadina.
La questione è tornata in cronaca nell'ultimo consiglio comunale dopo una interrogazione della consigliera Rosa Cataldi per chiedere tempi certi sulla riapertura.
Interrogazione a cui ha voluto rispondere, in assenza del primo cittadino delegato all'urbanistica, il dirigente Michele Stasi informando l'assise che dal mese di agosto è stata firmata un'ordinanza di messa in sicurezza indirizzata al proprietario del famoso immobile crollato nel 2011.
Ordinanza a cui il proprietario dell'immobile avrebbe opposto una serie di "difficoltà di natura operativa". " Secondo me – ha spiegato Stasi in consiglio – sono solo occasioni per prendere tempo e poiché la situazione perdura da tempo se mi danno indicazioni di procedere con ordinanza in danno, io lo faccio. Diversamente non posso assumere iniziative in autonomia". La palla, dunque, torna sul tavolo della politica cittadina.