La spending review colpisce anche Gravina
Nuove sedi per Polizia Municipale e Ufficio di Collocamento. Saranno trasferiti in locali comunali.
martedì 19 febbraio 2013
09.00
"L'intenzione di questa amministrazione non è quella di spremere il limone e quindi di tassare l'eventuale uso del patrimonio, ma semplicemente di far fruttare al meglio l'intero patrimonio comunale".
Lo avevamo lascito con queste intenzioni, l'assessore al bilancio Nicola Lagreca, che si diceva intenzionato a "far fruttare meglio il patrimonio comunale" e a risparmiare le risorse economiche a diposizione del Comune. Parole a cui è seguita l'ultima delibera di giunta sui fitti passivi, da cui emerge l'intenzione di avviare un censimento dei locali comunali da adibire a uffici pubblici unitamente ad un'azione coordinata con l'ufficio legale, finalizzata a rivedere e rivalutare i beni comunali che attualmente vengono condotti da privati cittadini a prezzi irrisori.
Al momento, per iniziare da subito ad allentare la pressione sulle casse comunali risparmiando migliaia di euro dai fitti passivi, sono stati disposti due trasferimenti: il primo riguarda il Comando dei Vigili Urbani, attualmente allocato in via Tagliamento in un edificio privato, il secondo interessa il centro per l'impiego di via Tevere di prossima riapertura.
Il Comando di Polizia Municipale, non appena saranno completati i lavori di ristrutturazione, sarà trasferito nella sede dell'ex pretura di via Tripoli. Il centro per l'impiego, per cui la Provincia di Bari ha disposto la riapertura per mercoledì 20 febbraio, invece, sarà trasferito - poiché "diverse attività saranno spostate nel capoluogo di Provincia" - in un altro ufficio di proprietà comunale che al momento non è stato ancora individuato. E ciò entro il prossimo 30 settembre, ossia giusto il tempo di "predisporre gli atti necessari a dare esecuzione al presente provvedimento ed in particolare anche provvedendo ad inoltrare formale comunicazione di recesso ai soggetti proprietari".
Ma a trasferirsi sarà pure la riproduzione della Cola Cola attualmente allocata in un terreno adiacente la statale 96 di proprietà privata per cui è stato rinnovato il contratto sino a 2014 in attesa individuare "un diverso sito fruibile pubblicamente".
Lo avevamo lascito con queste intenzioni, l'assessore al bilancio Nicola Lagreca, che si diceva intenzionato a "far fruttare meglio il patrimonio comunale" e a risparmiare le risorse economiche a diposizione del Comune. Parole a cui è seguita l'ultima delibera di giunta sui fitti passivi, da cui emerge l'intenzione di avviare un censimento dei locali comunali da adibire a uffici pubblici unitamente ad un'azione coordinata con l'ufficio legale, finalizzata a rivedere e rivalutare i beni comunali che attualmente vengono condotti da privati cittadini a prezzi irrisori.
Al momento, per iniziare da subito ad allentare la pressione sulle casse comunali risparmiando migliaia di euro dai fitti passivi, sono stati disposti due trasferimenti: il primo riguarda il Comando dei Vigili Urbani, attualmente allocato in via Tagliamento in un edificio privato, il secondo interessa il centro per l'impiego di via Tevere di prossima riapertura.
Il Comando di Polizia Municipale, non appena saranno completati i lavori di ristrutturazione, sarà trasferito nella sede dell'ex pretura di via Tripoli. Il centro per l'impiego, per cui la Provincia di Bari ha disposto la riapertura per mercoledì 20 febbraio, invece, sarà trasferito - poiché "diverse attività saranno spostate nel capoluogo di Provincia" - in un altro ufficio di proprietà comunale che al momento non è stato ancora individuato. E ciò entro il prossimo 30 settembre, ossia giusto il tempo di "predisporre gli atti necessari a dare esecuzione al presente provvedimento ed in particolare anche provvedendo ad inoltrare formale comunicazione di recesso ai soggetti proprietari".
Ma a trasferirsi sarà pure la riproduzione della Cola Cola attualmente allocata in un terreno adiacente la statale 96 di proprietà privata per cui è stato rinnovato il contratto sino a 2014 in attesa individuare "un diverso sito fruibile pubblicamente".