La Tares che non piace a nessuno
I sindacati chiedono al Comune di posticipare le scadenze. Intanto sul web scoppia la protesta dei gravinesi.
venerdì 28 giugno 2013
13.05
Mentre i cittadini comuni affollano la bacheca facebook del sindaco Alesio Valente per chiedere spiegazioni, Cgil Cisl e Uil chiedono all'amministrazione di "rivedere i tempi di pagamento della nuova imposta e di considerare, per le fasce disagiate, il carico dell'imposta".
Come preannunciato, è arrivata la Tares, ed è subito polemica. La nuova super tassa voluta dal governo Monti sostituirà Tia e Tarsu, ossia le due imposte dovute dai contribuenti per la gestione dei rifiuti, e ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento del rifiuti del comune di riferimento. A questo si aggiunge il fatto che gli introiti dell'imposta serviranno per finanziare i servizi indivisibili forniti dall'ente locale, come l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale, le aree verdi. Le risorse necessarie per coprire tali spese verranno dall'aumento di 30-40 centesimi al metro quadro. In sostanza, il corrispettivo per i servizi indivisibili porterà un incremento stimato pari a circa il 14% per una famiglia di tre componenti, ma in caso d'adozione dell'aliquota massima potrà arrivare anche al 19%. Un aumento rinviato, però, di un anno dopo le modifiche di inizio 2013 che hanno lasciato invariate le tariffe imposte per il calcolo della Tarsu.
Proprio in questi giorni nelle cassette postali dei gravinesi stanno arrivando i bollettini con la prima scadenza, che prevede il pagamento del 40% dell'imposta, fissata al 30 giugno. Versamento che dovranno ripetere il 30 settembre, per la seconda rata pari ad un altro 40% dell' importo dovuto. E l'ultima rata, la terza, da versare entro fine anno quale saldo finale. "Purtroppo - si legge nel comunicato unitario dei tre sindacati - questa nuova imposta prevede un anticipo del tributo tra giugno e settembre dell'80% del totale. Questo lascia presupporre che per molti cittadini sarà un'estate davvero calda, in quanto il notevole carico di tributi (si pensi all'Imu ed alla dichiarazione dei redditi) va a pesare ancora di più sulla già precaria situazione economica ed occupazionale che, come denunciato più volte dalle organizzazioni sindacali, sta pesando in maniera drammatica sul nostro paese. Si può quindi supporre che molta gente fa davvero fatica a sbarcare il lunario in mancanza di prospettive e di uno sviluppo reale dell'economia locale". Aggiungono Cgil, Cisl e Uil: "Inoltre il disagio aumenta anche alla luce di un tributo che, nonostante i continui aumenti, non garantisce alla città servizi all'altezza. Basti pensare alla bassissima percentuale di raccolta differenziata, che ci vede tra i comuni peggiori nell'area murgiana, e ad intere zone della città degradate e malservite".
Di qui la richiesta di "posticipare le scadenze per i versamenti". Istanza che però, molto probabilmente, difficilmente potrà essere accolta anche alla luce del prossimo appuntamento amministrativo: l'approvazione del bilancio di previsione 2013.
Come preannunciato, è arrivata la Tares, ed è subito polemica. La nuova super tassa voluta dal governo Monti sostituirà Tia e Tarsu, ossia le due imposte dovute dai contribuenti per la gestione dei rifiuti, e ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento del rifiuti del comune di riferimento. A questo si aggiunge il fatto che gli introiti dell'imposta serviranno per finanziare i servizi indivisibili forniti dall'ente locale, come l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale, le aree verdi. Le risorse necessarie per coprire tali spese verranno dall'aumento di 30-40 centesimi al metro quadro. In sostanza, il corrispettivo per i servizi indivisibili porterà un incremento stimato pari a circa il 14% per una famiglia di tre componenti, ma in caso d'adozione dell'aliquota massima potrà arrivare anche al 19%. Un aumento rinviato, però, di un anno dopo le modifiche di inizio 2013 che hanno lasciato invariate le tariffe imposte per il calcolo della Tarsu.
Proprio in questi giorni nelle cassette postali dei gravinesi stanno arrivando i bollettini con la prima scadenza, che prevede il pagamento del 40% dell'imposta, fissata al 30 giugno. Versamento che dovranno ripetere il 30 settembre, per la seconda rata pari ad un altro 40% dell' importo dovuto. E l'ultima rata, la terza, da versare entro fine anno quale saldo finale. "Purtroppo - si legge nel comunicato unitario dei tre sindacati - questa nuova imposta prevede un anticipo del tributo tra giugno e settembre dell'80% del totale. Questo lascia presupporre che per molti cittadini sarà un'estate davvero calda, in quanto il notevole carico di tributi (si pensi all'Imu ed alla dichiarazione dei redditi) va a pesare ancora di più sulla già precaria situazione economica ed occupazionale che, come denunciato più volte dalle organizzazioni sindacali, sta pesando in maniera drammatica sul nostro paese. Si può quindi supporre che molta gente fa davvero fatica a sbarcare il lunario in mancanza di prospettive e di uno sviluppo reale dell'economia locale". Aggiungono Cgil, Cisl e Uil: "Inoltre il disagio aumenta anche alla luce di un tributo che, nonostante i continui aumenti, non garantisce alla città servizi all'altezza. Basti pensare alla bassissima percentuale di raccolta differenziata, che ci vede tra i comuni peggiori nell'area murgiana, e ad intere zone della città degradate e malservite".
Di qui la richiesta di "posticipare le scadenze per i versamenti". Istanza che però, molto probabilmente, difficilmente potrà essere accolta anche alla luce del prossimo appuntamento amministrativo: l'approvazione del bilancio di previsione 2013.