La "Toga d'oro" per due avvocati gravinesi
La cerimonia al teatro Piccinni a Bari
martedì 14 gennaio 2020
13.00
Sarà festa questa sera presso il teatro Piccinni di Bari, con una cerimonia straordinariamente aperta al pubblico, tra gli avvocati baresi. Diciassette saranno le toghe d'oro assegnate ai legali che hanno tagliato il traguardo dei 50 anni di professione; il premio a coloro che hanno vissuto 60 anni tra studio e aule di tribunale; il ricordo dei «magnifici otto» diventati sindaco di Bari dal dopoguerra a oggi. Tra i togati insigniti della Toga d'oro anche due legali gravinesi ovvero Federico Lorusso e Giovanni Digiesi.
Una cerimonia per celebrare i professionisti dell'aula ma anche occasione per accendere i riflettori su una professione sempre più in crisi. La «Toga d'oro», sottolinea il presidente dell'Ordine degli avvocati Giovanni Stefanì, è un «traguardo importantissimo e incarna un inestimabile valore morale: è necessario essere iscritti all'albo da 50 anni e, soprattutto, bisogna aver svolto la professione ispirati da probità, dignità e decoro». E ricorda: «Sono secoli che nell'avvocatura assistiamo al passaggio di testimone dai colleghi più esperti a quelli più giovani, attraverso la condivisione dell'esperienza e dell'imprescindibile funzione sociale dell'avvocatura, quella di tutelare e garantire i diritti fondamentali delle persone».
La cerimonia segna anche un punto di orgoglio. «Ha sempre rappresentato un momento importante per l'Ordine forense, raccolto intorno ai suoi "campioni", che vantano 50 anni di iscrizione. Un'occasione per affermare il senso di appartenenza alla professione di avvocato, impregnata di un munus pubblico, che trova ragion d'essere nell'essenziale funzione sociale ad essa assegnata: tutelare e garantire i diritti fondamentali delle persone e, più in generale, rispettare l'Ordinamento di Diritto, la Giustizia, la Libertà e la Democrazia».
Ecco perché quest'anno, per la prima volta, la cerimonia sarà aperta a tutta la cittadinanza. «Se la tutela del cittadino è l'essenza della funzione dell'avvocato - spiega Stefanì - la comunità cittadina va resa partecipe del tributo da conferire ai protagonisti della cerimonia solenne. La cerimonia di domani pomeriggio rinuncerà alla sua tradizionale intimità per condividere con la cittadinanza un momento di straordinaria importanza e intensità, perché tutti possano sentirsi protagonisti e testimoni della storia dell'Avvocatura barese».
Una cerimonia per celebrare i professionisti dell'aula ma anche occasione per accendere i riflettori su una professione sempre più in crisi. La «Toga d'oro», sottolinea il presidente dell'Ordine degli avvocati Giovanni Stefanì, è un «traguardo importantissimo e incarna un inestimabile valore morale: è necessario essere iscritti all'albo da 50 anni e, soprattutto, bisogna aver svolto la professione ispirati da probità, dignità e decoro». E ricorda: «Sono secoli che nell'avvocatura assistiamo al passaggio di testimone dai colleghi più esperti a quelli più giovani, attraverso la condivisione dell'esperienza e dell'imprescindibile funzione sociale dell'avvocatura, quella di tutelare e garantire i diritti fondamentali delle persone».
La cerimonia segna anche un punto di orgoglio. «Ha sempre rappresentato un momento importante per l'Ordine forense, raccolto intorno ai suoi "campioni", che vantano 50 anni di iscrizione. Un'occasione per affermare il senso di appartenenza alla professione di avvocato, impregnata di un munus pubblico, che trova ragion d'essere nell'essenziale funzione sociale ad essa assegnata: tutelare e garantire i diritti fondamentali delle persone e, più in generale, rispettare l'Ordinamento di Diritto, la Giustizia, la Libertà e la Democrazia».
Ecco perché quest'anno, per la prima volta, la cerimonia sarà aperta a tutta la cittadinanza. «Se la tutela del cittadino è l'essenza della funzione dell'avvocato - spiega Stefanì - la comunità cittadina va resa partecipe del tributo da conferire ai protagonisti della cerimonia solenne. La cerimonia di domani pomeriggio rinuncerà alla sua tradizionale intimità per condividere con la cittadinanza un momento di straordinaria importanza e intensità, perché tutti possano sentirsi protagonisti e testimoni della storia dell'Avvocatura barese».