La Via Appia e l'antica Silvium in un libro di Laddaga
Volume patrocinato dal Parco archeologico
martedì 10 gennaio 2023
13.12
Coincidenza vuole che un libro sulla via Appia di Michele Laddada stia per uscire in contemporanea con la cerimonia della firma del Protocollo di intesa per la candidatura del sito "Via Appia. Regina Viarum" nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
La firma dell'accordo in programma quest'oggi vede protagoniste quattro Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), dodici tra Province e Città metropolitane, settantatré Comuni, quindici Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e venticinque università italiane e straniere. Tra i settantatré comuni, c'è anche la città di Gravina, che con Benevento, Taranto e Venosa, riveste un ruolo importante riveniente dall'inserimento nel tragitto iniziale della via romana, ideato dal console Appio Claudio Cieco.
L'antica arteria che da Roma conduceva a Brindisi e Taranto, dipanandosi per oltre 560 km, negli scorsi anni è stata oggetto di finanziamento da parte del Ministero della Cultura, che con fondi per oltre 20milioni ha inteso realizzare opere di restauro e valorizzazione delle numerose evidenze archeologiche e architettoniche che si incontrano lungo il cammino della strada consolare, allo scopo di riuscire a far convivere le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo enorme patrimonio, con lo sviluppo sostenibile dei territori che vengono attraversati dalla via Appia, in modo da rafforzare l'offerta culturale che aiuterebbe la crescita sociale ed economica, soprattutto delle aree interne.
Una ulteriore opportunità per la città di Gravina, che per la sua posizione strategica lungo il percorso della Regina Viarum, non potrà che beneficiare di questo auspicato riconoscimento.
Il caso, inoltre, ha voluto che proprio mentre si discuteva della candidatura dell'antica arteria al patrimonio dell'umanità, nelle stesse ore Michele Laddaga incassasse un importante patrocinio per il suo libro "In viaggio sulla via Appia: Venusia-Silvium-Tarentum. Storia, cultura, turismo, paesaggio". All'autore gravinese è stato concesso da parte del Parco Archeologico dell'Appia Antica un prestigioso partenariato che impegna l'ente a contribuire alla promozione della pubblicazione, calendarizzando presso una delle sue sedi la presentazione del volume.
Una decisione scaturita- dicono dal Parco della Via Appia- poiché il Parco "ha tra i suoi obiettivi la promozione dell'ambito territoriale attraversato dall'antica via Appia, anche attraverso la comunicazione, il coinvolgimento del pubblico ad eventi aventi come temi elementi distintivi ed identitari del patrimonio, della storia e del paesaggio del Parco e dell'intero sedime della via Appia da Roma a Brindisi".
Ecco perché, letto il volume di Laddaga, del quale si sono apprezzate le analisi e le considerazioni relative alla via Appia, dal punto di vista storico, architettonico, religioso, ambientale e paesaggistico, si è rilevato che il testo "incontra l'interesse di questo Istituto sia per il tema affrontato che per la metodologia applicata e per la potenzialità in termini di disseminazione e divulgazione".
Una soddisfazione per Laddaga che testimonia il suo impegno per la promozione della cultura locale, dei suoi siti di intesse storico e della valorizzazione del territorio.
La firma dell'accordo in programma quest'oggi vede protagoniste quattro Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), dodici tra Province e Città metropolitane, settantatré Comuni, quindici Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e venticinque università italiane e straniere. Tra i settantatré comuni, c'è anche la città di Gravina, che con Benevento, Taranto e Venosa, riveste un ruolo importante riveniente dall'inserimento nel tragitto iniziale della via romana, ideato dal console Appio Claudio Cieco.
L'antica arteria che da Roma conduceva a Brindisi e Taranto, dipanandosi per oltre 560 km, negli scorsi anni è stata oggetto di finanziamento da parte del Ministero della Cultura, che con fondi per oltre 20milioni ha inteso realizzare opere di restauro e valorizzazione delle numerose evidenze archeologiche e architettoniche che si incontrano lungo il cammino della strada consolare, allo scopo di riuscire a far convivere le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo enorme patrimonio, con lo sviluppo sostenibile dei territori che vengono attraversati dalla via Appia, in modo da rafforzare l'offerta culturale che aiuterebbe la crescita sociale ed economica, soprattutto delle aree interne.
Una ulteriore opportunità per la città di Gravina, che per la sua posizione strategica lungo il percorso della Regina Viarum, non potrà che beneficiare di questo auspicato riconoscimento.
Il caso, inoltre, ha voluto che proprio mentre si discuteva della candidatura dell'antica arteria al patrimonio dell'umanità, nelle stesse ore Michele Laddaga incassasse un importante patrocinio per il suo libro "In viaggio sulla via Appia: Venusia-Silvium-Tarentum. Storia, cultura, turismo, paesaggio". All'autore gravinese è stato concesso da parte del Parco Archeologico dell'Appia Antica un prestigioso partenariato che impegna l'ente a contribuire alla promozione della pubblicazione, calendarizzando presso una delle sue sedi la presentazione del volume.
Una decisione scaturita- dicono dal Parco della Via Appia- poiché il Parco "ha tra i suoi obiettivi la promozione dell'ambito territoriale attraversato dall'antica via Appia, anche attraverso la comunicazione, il coinvolgimento del pubblico ad eventi aventi come temi elementi distintivi ed identitari del patrimonio, della storia e del paesaggio del Parco e dell'intero sedime della via Appia da Roma a Brindisi".
Ecco perché, letto il volume di Laddaga, del quale si sono apprezzate le analisi e le considerazioni relative alla via Appia, dal punto di vista storico, architettonico, religioso, ambientale e paesaggistico, si è rilevato che il testo "incontra l'interesse di questo Istituto sia per il tema affrontato che per la metodologia applicata e per la potenzialità in termini di disseminazione e divulgazione".
Una soddisfazione per Laddaga che testimonia il suo impegno per la promozione della cultura locale, dei suoi siti di intesse storico e della valorizzazione del territorio.