Laboratori di analisi a rischio chiusura

Anche quelli gravinesi in pericolo: licenziamenti in vista. L'11 giugno serrata contro la Regione.

martedì 4 giugno 2013 09.10
A cura di Antonella Testini
È scontro aperto tra la Regione Puglia e i laboratori di analisi convenzionati con la Regione, che dopo l'approvazione della delibera con cui si tagliano del 40% i rimborsi per le prestazioni sanitarie rischiano la chiusura.

Il provvedimento è entrato in vigore sabato 1 giugno e gli effetti su tutto il territorio regionale sono stati immediati. In pratica il provvedimento regionale stabilisce i nuovi criteri per la definizione del costo delle prestazioni specialistiche e i relativi rimborsi da conferire alle strutture private convenzionate con la Regione. Le nuove tariffe per il rimborso delle prestazioni specialistiche ambulatoriali prevedono una riduzione rispetto a quelle attualmente in vigore (risalenti al 1998 ndr) del 40/45% mediamente. Tagli che rischiano di far collassare l'intero sistema degli ambulatori.

Le associazioni di categoria, dopo aver presentato un ricorso al Tar del Lazio, hanno chiesto un incontro all'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile, per chiedere la sospensione del provvedimento, in attesa della pronuncia del Tar. Richiesta caduta nel vuoto, almeno sino ad ora.
Di qui la decisione della serrata sine die in programma per il prossimo 11 giugno.

Un disperato tentativo di richiamare l'attenzione del governo regionale ma anche nazionale, nella speranza di salvare 280 laboratori disseminati in tutta la regione e con loro le vite dei tanti professionisti che sono impiegati. Una protesta che toccherà anche i laboratori gravinesi, i quali hanno già annunciato la chiusura per il prossimo giovedì. "Siamo in una situazione drammatica - spiega Franco Laiso, titolare di uno dei due laboratori cittadini -. I tagli decisi dalla regione sono difatti una condanna a morte per noi che innanzitutto saremo costretti a licenziare parte del personale". Aggiunge ancora Laiso: "Il nostro laboratorio, così come quello del dottor Dibattista, è di fondamentale importanza per le persone gravemente ammalate che hanno bisogno di continui controlli; basti immaginare che abbiamo prenotazioni sino al prossimo luglio ma adesso non sappiamo più cosa fare e come comportarci con queste persone. Sappiamo solo che i rimborsi decisi dalle Regione sono per noi insostenibili".

La speranza resta legata all'immediata decisione del Tar Lazio.