Laboratori di analisi, scoppia la protesta

"Non possiamo lavorare sottocosto". Restano i disagi: anche a Gravina a rischio diversi posti di lavoro.

mercoledì 12 giugno 2013 08.30
A cura di Antonella Testini
Si sono ritrovati sotto il palazzo della Regione per dire no alla delibera che taglia le sovvenzioni e i rimborsi.

Oltre 500 persone, in rappresentanza delle 282 strutture pugliesi, tra cui i professionisti del laboratorio di analisi guidato da Franco Laiso, hanno occupato ieri via Capruzzi insieme all'Ordine Nazionale dei Biologi per chiedere la sospensione della delibera di giunta regionale che fissa le nuove tariffe per il rimborso delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e che difatti riduce del 40% i rimborsi previsti per le prestazioni specialistiche offerte dal laboratori di analisi: con l'approvazione del provvedimento i biologi lamentano un'eccessiva riduzione degli onorari che incidono sulle posizioni economiche dei singoli professionisti e soprattutto sulla qualità delle analisi condotte.

Dopo le prime proteste, una delegazioni di manifestanti è stata ricevuta dall'assessore alla sanità Elena Gentile, che dopo aver ascoltato le istanze dei manifestanti ha rassicurato tutti promettendo un immediato intervento da parte della giunta regionale: "Nei prossimi giorni avremo incontri con il Ministero. La soluzione passa da Roma e per questo sollecitiamo la politica nazionale". L'assessore ha puntualizzato che "la Regione non è controparte in questa situazione, dato che a seguito del rigido crono programma previsto dal piano di rientro è stata costretta all'adozione del nuovo tariffario imposto del ministero. Si tratta di adempimenti indispensabili necessari per uscire dallo stesso Piano di rientro che dovrebbe avere luogo a giorni".

Parole che non hanno però convinto i professionisti, decisi ad offrire solo prestazioni a pagamento "perché non possimo permetterci di lavorare sottocosto".

Intanto, mentre la serrata dei laboratori continua anche a Gravina (dove come segnalato nei giorni scorsi da Gravinalife in caso di mancata positiva definizione della vicenda diversi sarebbero i posti di lavoro a rischio), il presidente del consiglio regionale Onofrio Introna ha invitato i responsabili dei laboratori di analisi "a soprassedere per un mese allo stato di agitazione proclamato, evitando di far pagare le prestazioni ai cittadini e a procedere a riduzioni di personale".
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