"Lacrime di Pietra", seconda edizione
Concorso fotografico indetto da underGRA'. Quest'anno dedicato al tufo di Gravina
lunedì 5 luglio 2010
17.25
C'è tempo fino al 31 luglio prossimo per partecipare alla seconda edizione del concorso fotografico Lacrime di Pietra, indetto dall'Associazione Culturale gravinese underGRA'. Un concorso molto interessante, quest'anno dedicato interamente al "tufo" di Gravina, un materiale di straordinaria malleabilità che la natura e la mano dell'uomo hanno modellato fino a crearne sublimi forme.
Come si legge nella sinossi pubblicata sul sito ufficiale dell'associazione, "il tufo rappresenta il punto di partenza della nostra secolare civiltà, nei cui ricami è possibile leggere la storia degli uomini che l'hanno forgiato! Siamo figli della Gravina, ma siamo soprattutto figli della pietra su cui scorre e su cui si insinua. Cosa resta di questo legame tra l'uomo e la pietra, tra Gravina e la sua pietra? Lacrime!".
Le sezioni del concorso fotografico si dividono in due: Frammenti di Vita e Frammenti di Memoria. La prima vuol mettere in evidenza l'arte di estrarre il tufo, di modellarlo, utilizzarlo in architettura e arte; una lente di ingrandimento sui particolari, sui dettagli, sui segni che le artigianalità locali hanno creato nelle cave, nelle case, nelle chiese, nelle cantine, per le vie di Gravina. La seconda, invece, vuol portare un raggio di luce su frammenti del Piaggio, il più antico rione di Gravina, ghettizzato, dimenticato, un microcosmo scivolato in una crepatura della storia e lì abbandonato: questi ruderi rappresentano l'emblema di Gravina, città benedetta da Dio e maledetta dagli uomini.
La scelta di intitolare le sezioni "frammenti" sta a significare che essi sono parte dell'intero e nella distruzione un frammento descrive una realtà più dell'intero. Attraverso questo concorso, si chiede ai partecipanti (fotografi professionisti e non) una ricerca di particolari architettonici, di segni, che più dell'intero raccontano la storia di un edificio, di una chiesa, di un monumento, di chi li abita e frequenta, dell'epoca in cui sono stati realizzati. Un'occasione interessante per tutti gli appassionati di fotografia per portare alla luce e valorizzare i tesori nascosti di una città, in questo caso Gravina in Puglia. Se agli occhi dei più sfuggono, l'obiettivo attento di una macchina fotografica può catturarli e farli apprezzare nella loro semplice bellezza. In allegato il regolamento e la scheda di partecipazione.
Come si legge nella sinossi pubblicata sul sito ufficiale dell'associazione, "il tufo rappresenta il punto di partenza della nostra secolare civiltà, nei cui ricami è possibile leggere la storia degli uomini che l'hanno forgiato! Siamo figli della Gravina, ma siamo soprattutto figli della pietra su cui scorre e su cui si insinua. Cosa resta di questo legame tra l'uomo e la pietra, tra Gravina e la sua pietra? Lacrime!".
Le sezioni del concorso fotografico si dividono in due: Frammenti di Vita e Frammenti di Memoria. La prima vuol mettere in evidenza l'arte di estrarre il tufo, di modellarlo, utilizzarlo in architettura e arte; una lente di ingrandimento sui particolari, sui dettagli, sui segni che le artigianalità locali hanno creato nelle cave, nelle case, nelle chiese, nelle cantine, per le vie di Gravina. La seconda, invece, vuol portare un raggio di luce su frammenti del Piaggio, il più antico rione di Gravina, ghettizzato, dimenticato, un microcosmo scivolato in una crepatura della storia e lì abbandonato: questi ruderi rappresentano l'emblema di Gravina, città benedetta da Dio e maledetta dagli uomini.
La scelta di intitolare le sezioni "frammenti" sta a significare che essi sono parte dell'intero e nella distruzione un frammento descrive una realtà più dell'intero. Attraverso questo concorso, si chiede ai partecipanti (fotografi professionisti e non) una ricerca di particolari architettonici, di segni, che più dell'intero raccontano la storia di un edificio, di una chiesa, di un monumento, di chi li abita e frequenta, dell'epoca in cui sono stati realizzati. Un'occasione interessante per tutti gli appassionati di fotografia per portare alla luce e valorizzare i tesori nascosti di una città, in questo caso Gravina in Puglia. Se agli occhi dei più sfuggono, l'obiettivo attento di una macchina fotografica può catturarli e farli apprezzare nella loro semplice bellezza. In allegato il regolamento e la scheda di partecipazione.
L'intento particolare dell'Associazione underGRA' è far conoscere e valorizzare la Gravina Ipogea, ma in generale svolge qualsiasi attività atta alla conoscenza, tutela e valorizzazione del territorio. Conoscenza, prima di tutto, e in primis degli stessi cittadini, perché si ignorano le ricchezze e le conseguenti potenzialità del nostro territorio, per cui le stesse sono denigrate e giacciono in uno stato di completo abbandono. La conoscenza come primo passo per una articolata progettazione di recupero, tutela e valorizzazione dei beni del nostro territorio e in questo caso partiamo dal basso, dalle nostre radici, dalle nostre origini che stanno col tempo scomparendo: gli ipogei. In parallelo due sistemi di comunicazione per arrivare ad una moltitudine di utenti eterogenei per età e cultura: dall'approccio tecnico, per definire lo stato di fatto dei siti ipogei (e non solo) e i conseguenti interventi da attuare per la loro valorizzazione, all'approccio più artistico e diretto coi luoghi oggetto di studio, per fare toccare, vedere, sentire, riprendere "possesso" dei siti e delle proprie radici.