Laddaga dice no al centrodestra
Le scelte del Movimento Schittulli fanno saltare la candidatura. E tra dieci giorni inizia la campagna elettorale
mercoledì 21 marzo 2012
14.41
Un no. Chiaro, tondo e soprattutto irrevocabile.
E' quello che Michele Laddaga, direttore delle poste gravinesi con la passione per la ricerca e gli studi universitari, ha opposto cortese ma fermo ai vertici del centrodestra gravinese.
L'insofferenza del Professore, che montava da giorni, è infine emersa nitida nel rush di incontri serrati andati in scena tra la serata di martedì e la mattinata di mercoledì. A determinare la scelta, il venir meno del progetto iniziale, che vedeva Laddaga sostenuto in particolare dal mondo delle liste civiche, "Movimento civico gravinese" e "Gravinainmovimento" su tutte, poi tornate sui propri passi. Ma far saltare irrimediabilmente il banco sarebbero state le mosse del Movimento Schittulli. Che dopo aver a lungo temporeggiato per spendere una qualsiasi parola sulla scesa in campo del Professore, avrebbe scelto la via breve dei giornali, senza neppure avvertire preventivamente i propri alleati, per annunciare col suo coordinatore provinciale Davide Bellomo l'intenzione di "non presentare alcuna lista alle elezioni gravinesi".
Parole trasformatesi nella goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso della pazienza, inducendo il Professore a declinare l'invito a guidare la coalizione, pure fattogli pervenire nero su bianco nella giornata di san Giuseppe da Pdl, Forza Sud, "Gravina Sviluppo", "Puglia prima di tutto", Io Sud e da un'ulteriore lista civica ancora neppure iscritta all'anagrafe politica.
Il gran rifiuto non ha ancora i crismi dell'ufficialità, ma ormai è solo questione di ore. Quelle che Pdl e alleati vorrebbero impiegare per provare a ricucire in extremis una tela ormai talmente logora da mostrare attraverso i suoi strappi quel che i telefoni muti vorrebbero forse celare: il re è nudo. A dieci giorni dalle elezioni, il centrodestra ha perso il suo candidato e forse pure se stesso.
E' quello che Michele Laddaga, direttore delle poste gravinesi con la passione per la ricerca e gli studi universitari, ha opposto cortese ma fermo ai vertici del centrodestra gravinese.
L'insofferenza del Professore, che montava da giorni, è infine emersa nitida nel rush di incontri serrati andati in scena tra la serata di martedì e la mattinata di mercoledì. A determinare la scelta, il venir meno del progetto iniziale, che vedeva Laddaga sostenuto in particolare dal mondo delle liste civiche, "Movimento civico gravinese" e "Gravinainmovimento" su tutte, poi tornate sui propri passi. Ma far saltare irrimediabilmente il banco sarebbero state le mosse del Movimento Schittulli. Che dopo aver a lungo temporeggiato per spendere una qualsiasi parola sulla scesa in campo del Professore, avrebbe scelto la via breve dei giornali, senza neppure avvertire preventivamente i propri alleati, per annunciare col suo coordinatore provinciale Davide Bellomo l'intenzione di "non presentare alcuna lista alle elezioni gravinesi".
Parole trasformatesi nella goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso della pazienza, inducendo il Professore a declinare l'invito a guidare la coalizione, pure fattogli pervenire nero su bianco nella giornata di san Giuseppe da Pdl, Forza Sud, "Gravina Sviluppo", "Puglia prima di tutto", Io Sud e da un'ulteriore lista civica ancora neppure iscritta all'anagrafe politica.
Il gran rifiuto non ha ancora i crismi dell'ufficialità, ma ormai è solo questione di ore. Quelle che Pdl e alleati vorrebbero impiegare per provare a ricucire in extremis una tela ormai talmente logora da mostrare attraverso i suoi strappi quel che i telefoni muti vorrebbero forse celare: il re è nudo. A dieci giorni dalle elezioni, il centrodestra ha perso il suo candidato e forse pure se stesso.