Ladri di rame arrestati a Gravina
Tre arresti eseguiti dai Carabinieri Forestali di Ruvo di Puglia.
mercoledì 29 marzo 2017
16.27
Sono tutti residenti a Gravina, i tre uomini arrestati dai Carabinieri della Stazione Parco di Ruvo di Puglia, all'alba di martedì con l'accusa di aver rubato e rivenduto al mercato nero cavi di rame.
I tre, due italiani e un albanese, tutti con precedenti penali, sono stati bloccato in località "Il lago" in agro di Bitonto dove erano soliti bruciare i cavi rubati per ottenere il metallo pulito e idoneo ad essere collocato sul redditizio mercato nero.
Nella notte però ad attenderli, c'erano da tempo i Carabinieri che viste la attività poste in essere dai tre soggetti sono prontamente intervenuti. Spenti i falò della combustione, hanno proceduto ad identificare i tre uomini i quali non hanno dato spiegazione sulla provenienza dei materiali, la cui tipologia e modalità di taglio riconducevano senza dubbio a cavi telefonici, oltre 200 metri, precedentemente oggetto di furto.
Non solo, attraverso la consultazione della banca dati interforze hanno altresì verificato che l'auto in loro possesso, una fiat uno bianca, è risultata rubata nel mese di febbraio a Gravina in Puglia.
Così identificati e accompagnati in caserma, sono stati tratti in arresto e posti nella disponibilità dell'Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Bari, mentre la refurtiva, l'auto e gli oltre 100 kg di rame, è stata sottoposta a sequestro.
Per il Coordinatore del CTCA, Capitano Giuliano Palomba "l'operazione premia un duro e costante lavoro dei militari impegnati in difesa del territorio ponendo argine alla piaga dei furti di rame a danno del patrimonio pubblico".
Ora i tre dovranno rispondere dei reati di ricettazione come pure di smaltimento illecito di rifiuti con conseguente inquinamento dei luoghi.
I tre, due italiani e un albanese, tutti con precedenti penali, sono stati bloccato in località "Il lago" in agro di Bitonto dove erano soliti bruciare i cavi rubati per ottenere il metallo pulito e idoneo ad essere collocato sul redditizio mercato nero.
Nella notte però ad attenderli, c'erano da tempo i Carabinieri che viste la attività poste in essere dai tre soggetti sono prontamente intervenuti. Spenti i falò della combustione, hanno proceduto ad identificare i tre uomini i quali non hanno dato spiegazione sulla provenienza dei materiali, la cui tipologia e modalità di taglio riconducevano senza dubbio a cavi telefonici, oltre 200 metri, precedentemente oggetto di furto.
Non solo, attraverso la consultazione della banca dati interforze hanno altresì verificato che l'auto in loro possesso, una fiat uno bianca, è risultata rubata nel mese di febbraio a Gravina in Puglia.
Così identificati e accompagnati in caserma, sono stati tratti in arresto e posti nella disponibilità dell'Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Bari, mentre la refurtiva, l'auto e gli oltre 100 kg di rame, è stata sottoposta a sequestro.
Per il Coordinatore del CTCA, Capitano Giuliano Palomba "l'operazione premia un duro e costante lavoro dei militari impegnati in difesa del territorio ponendo argine alla piaga dei furti di rame a danno del patrimonio pubblico".
Ora i tre dovranno rispondere dei reati di ricettazione come pure di smaltimento illecito di rifiuti con conseguente inquinamento dei luoghi.