Polemica sui 'social', Lafabiana: “Nessun attacco sessista”
Replica dell’assessore alle consigliere del M5s
venerdì 28 settembre 2018
16.45
"Nessun attacco sessista. Avrò usato un linguaggio non appropriato e scortese, perché deluso dal loro comportamento".
Non si fa attendere la replica dell'assessore Felice Lafabiana alle consigliere dei Cinque Stelle.
Raffaella Colavito, Ketty Lorusso, Rosa Cataldi in una nota avevano denunciato l'incapacità dell'assessore, oltre ad un attacco maschilista nei loro confronti, chiedendone le dimissioni.
Non ci sta Lafabiana, che ci tiene ad esporre le proprie ragioni.
"Ho sbagliato nei modi, e me ne scuso, ma non nel merito. Le consigliere dovrebbero rivolgere delle accuse fondate e non strumentali, solo per radunare consensi"- sottolinea Lafabiana, che poi aggiunge come le sue capacità e le sue competenze siano riconosciute dai più e sotto gli occhi di tutti: "altrimenti, se non fosse stato così, non ci sarebbe stata tanta insistenza, anche del primo cittadino, affinchè io entrassi a far parte della sua squadra di governo".
Secondo l'assessore, nel merito della questione che riguarda il Parco Robinson, le tre consigliere hanno avuto un atteggiamento scorretto nei suoi confronti e hanno artatamente mistificato la realtà.
"Le accuse di incompetenza le rimando al mittente- dice Lafabiana, che poi spiega come sono andate le cose sui lavori del Parco Robinson: argomento su cui si è scatenata la polemica.
In base alla ricostruzione dell'assessore, a giugno la giunta ha deliberato la realizzazione dell'intervento al Parco Robinson e dopo il necessario iter negli uffici comunali, alla fine di luglio, la ditta vincitrice dell'appalto è stata individuata.
Ad Agosto quasi tutte le aziende chiudono e la ditta ha comunicato che sarebbe stato difficile partire con i lavori, perché fornitori e magazzini sono chiusi per le festività.
A settembre, poi, è sopraggiunto un intoppo relativo ad uno degli interventi previsti che ha portato via diverso tempo per trovare una soluzione.
Un problema che avrebbe messo a rischio la realizzazione dell'intero progetto, ora fortunatamente superato.
Adesso sembra che tutto sia pronto per l'inizio dei lavori, previsti per il primo di ottobre, con la ditta che ne ha garantito la consegna entro il termine di 60 giorni.
"Correttezza e responsabilità avrebbero voluto che in tutto questo tempo le consigliere, se interessate alla vicenda, fossero venute a chiedermi notizie o a sollecitarmi: invece da me non sono mai venute"- precisa Lafabiana.
"Se fossero state interessate al bene della città, avrebbero dovuto svolgere il loro ruolo di consigliere comunale (di maggioranza o di opposizione, non importa) in maniera costruttiva, sollecitando gli uffici e gli assessori a socializzare informazioni e velocizzare le pratiche per la realizzazione di opere pubbliche: ma non è così.
Il loro indagare e aggirarsi per il Palazzo di Città è finalizzato solo alla sottolineatura di eventuali pecche ed errori da riportare sui social".
Anche sulla polemica relativa alla realizzazione della rampa per disabili, ritenuta dalla consigliere pentastellate uno "spreco di denaro pubblico", Lafabiana puntualizza come i lavori erano stati consigliati dal Ca.Ba (il Comitato per l'Abbattimento delle Barriere Architettoniche) e il comune è riuscito a realizzarli con una minima spesa, riuscendo a garantire così un servizio alle persone con disabilità ed eliminare un disagio alle mamme con passeggino, costrette a complicate operazioni per accedere alla zona delle giostrine.
Per questo l'assessore dice di sentirsi dalla parte del giusto e rispedisce al mittente le richieste di dimissioni.
"Non sono loro (le tre consigliere del Movimento Cinque Stelle) che devono chiedere le mie dimissioni, ma al limite le persone che mi hanno dato il loro consenso e che, invece, in questi giorni, mi stanno chiedendo di andare avanti, solidarizzando con me"- conclude.
Non si fa attendere la replica dell'assessore Felice Lafabiana alle consigliere dei Cinque Stelle.
Raffaella Colavito, Ketty Lorusso, Rosa Cataldi in una nota avevano denunciato l'incapacità dell'assessore, oltre ad un attacco maschilista nei loro confronti, chiedendone le dimissioni.
Non ci sta Lafabiana, che ci tiene ad esporre le proprie ragioni.
"Ho sbagliato nei modi, e me ne scuso, ma non nel merito. Le consigliere dovrebbero rivolgere delle accuse fondate e non strumentali, solo per radunare consensi"- sottolinea Lafabiana, che poi aggiunge come le sue capacità e le sue competenze siano riconosciute dai più e sotto gli occhi di tutti: "altrimenti, se non fosse stato così, non ci sarebbe stata tanta insistenza, anche del primo cittadino, affinchè io entrassi a far parte della sua squadra di governo".
Secondo l'assessore, nel merito della questione che riguarda il Parco Robinson, le tre consigliere hanno avuto un atteggiamento scorretto nei suoi confronti e hanno artatamente mistificato la realtà.
"Le accuse di incompetenza le rimando al mittente- dice Lafabiana, che poi spiega come sono andate le cose sui lavori del Parco Robinson: argomento su cui si è scatenata la polemica.
In base alla ricostruzione dell'assessore, a giugno la giunta ha deliberato la realizzazione dell'intervento al Parco Robinson e dopo il necessario iter negli uffici comunali, alla fine di luglio, la ditta vincitrice dell'appalto è stata individuata.
Ad Agosto quasi tutte le aziende chiudono e la ditta ha comunicato che sarebbe stato difficile partire con i lavori, perché fornitori e magazzini sono chiusi per le festività.
A settembre, poi, è sopraggiunto un intoppo relativo ad uno degli interventi previsti che ha portato via diverso tempo per trovare una soluzione.
Un problema che avrebbe messo a rischio la realizzazione dell'intero progetto, ora fortunatamente superato.
Adesso sembra che tutto sia pronto per l'inizio dei lavori, previsti per il primo di ottobre, con la ditta che ne ha garantito la consegna entro il termine di 60 giorni.
"Correttezza e responsabilità avrebbero voluto che in tutto questo tempo le consigliere, se interessate alla vicenda, fossero venute a chiedermi notizie o a sollecitarmi: invece da me non sono mai venute"- precisa Lafabiana.
"Se fossero state interessate al bene della città, avrebbero dovuto svolgere il loro ruolo di consigliere comunale (di maggioranza o di opposizione, non importa) in maniera costruttiva, sollecitando gli uffici e gli assessori a socializzare informazioni e velocizzare le pratiche per la realizzazione di opere pubbliche: ma non è così.
Il loro indagare e aggirarsi per il Palazzo di Città è finalizzato solo alla sottolineatura di eventuali pecche ed errori da riportare sui social".
Anche sulla polemica relativa alla realizzazione della rampa per disabili, ritenuta dalla consigliere pentastellate uno "spreco di denaro pubblico", Lafabiana puntualizza come i lavori erano stati consigliati dal Ca.Ba (il Comitato per l'Abbattimento delle Barriere Architettoniche) e il comune è riuscito a realizzarli con una minima spesa, riuscendo a garantire così un servizio alle persone con disabilità ed eliminare un disagio alle mamme con passeggino, costrette a complicate operazioni per accedere alla zona delle giostrine.
Per questo l'assessore dice di sentirsi dalla parte del giusto e rispedisce al mittente le richieste di dimissioni.
"Non sono loro (le tre consigliere del Movimento Cinque Stelle) che devono chiedere le mie dimissioni, ma al limite le persone che mi hanno dato il loro consenso e che, invece, in questi giorni, mi stanno chiedendo di andare avanti, solidarizzando con me"- conclude.