Era diventata una persona invisibile

Due Carabinieri in borghese lo riconoscono. Martedì sera la scoperta del latitante

mercoledì 20 ottobre 2010 19.32
Le proprie tracce li aveva fatto perdere ai primi di agosto, appena informato che i 3 anni comminati con la sentenza emessa dal Tribunale di Bari andavano scontati in carcere. Così R.A., 45 anni, si era subito reso latitante. In carcere, luogo che già l'aveva visto ospite, insomma, non voleva tornarci più. E così le forze di polizia, che lo conoscono bene, non avevano potuto notificargli la custodia cautelare in carcere. Al proprio domicilio non rispondeva nessuno; chi l'aveva frequentato negli ultimi tempi, non lo sentiva più già da qualche mese. R.A., insomma, era diventata una persona invisibile, come non fosse mai esistita. Ma i Carabinieri, che avevano fotografato e memorizzato bene il suo volto, perché più volte era stato in caserma per essere interrogato su furti aggravati, rapine ed anche contraffazione di sigilli di polizia, non hanno mai perso la speranza di trovarlo.

Martedì sera il <colpo> e fine della latitanza. Due Carabinieri in borghese girano a piedi per le vie centrali della città, quando vengono attratto da un volto riflesso nella vetrina di un negozio. Si avvicinano, con discrezione, alla vetrina che l'uomo stava ammirando e cominciano a chiedersi è lui oppure no? L'uomo che cercano da qualche mese. L'uomo è un po' diverso da R.A., tranne forse nello sguardo e nel portamento. Ha cambiato fisionomia, sembra una persona diversa: è più magro, i capelli sono corti, la barba incolta, l'abbigliamento casual e molto giovanile rispetto ai 45 anni di età. C'è, però, qualcosa che convince i due militari di trovarsi davanti all'uomo che dovrebbero associare nel carcere di Bari. Così decidono di chiamare per nome il latitante. Che risponde subito, cascandoci nella trappola come una pera matura. Accortosi di essere <perduto>, R.A. fa l'ultimo tentativo per salvarsi: da generalità false, essendo privo di documenti. Una mossa inutile. Una volta in caserma, non può fare altro che rivelare la propria identità.