Latte: rinnovato in Puglia l’accordo tra produttori e trasformatori

Vi aderisce anche Confindustria. Prezzo minimo e qualità certificata per il latte pugliese

mercoledì 10 agosto 2011
Anche Confindustria Puglia ha aderito all'accordo volontario sulla commercializzazione del latte pugliese in quota per la campagna 2011, siglato ieri presso la sede dell'Assessorato alle Risorse Agroalimentari, alla presenza dell'assessore alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno.

Sottoscritto volontariamente tra le associazioni regionali di Categoria, Cna, Confartigianto – in rappresentanza delle imprese di trasformazione – e le Organizzazioni Professionali Agricole Coldiretti, C.I.A, Copagri e Ara, in rappresentanza degli allevatori titolari di "quota latte", che assicura un rapporto commerciale equilibrato tra produttori e acquirenti e conferma i nuovi strumenti di regolazione del mercato introdotti già con il precedente accordo, ha validità dal 1 luglio al 31 dicembre 2011 e prevede un prezzo minimo di 41,2 centesimi di euro al litro di latte crudo reso alla stalla, salve le condizioni di miglior favore secondo i parametri della tabella, parte integrante dello stesso accordo.

"Oltre a svolgere il ruolo di supporto e di coordinamento, la Regione è impegnata nel promuovere un sistema di qualità che garantisca una maggiore tenuta del comparto lattiero-caseario pugliese e il sostegno alle produzioni attraverso specifiche azioni promozionali. Inoltre, l'adesione di Confindustria Puglia rafforza la portata di un percorso che non è soltanto basato sulla leva del prezzo ma che guarda strategicamente alla qualità del latte e delle produzioni lattiero-caserie, come asset strategico per l'agroalimentare pugliese"- queste le parole di Stefàno, il quale sostiene anche l'importanza delle iniziative di valorizzazione delle produzioni e dell'intensificazione delle attività di controllo, specificatamente previste nell'accordo, capaci di apportare benefici concreti in termini di redditività, per tutti gli attori della filiera.