Le donne e il Medioevo rivivono in città
Presentato il corteo Monfort
lunedì 3 aprile 2017
10.09
Nella mattinata di domenica presso il meraviglioso scenario offerto dal Bastione Medievale, aperto e allestito per l'occasione, i fortunati presenti hanno potuto assistere e rivivere un viaggio nel tempo.
Un luogo, il Bastione, che rappresenta l'ultima e l'unica traccia medievale in città. A guidarci in questo viaggio l'Associazione "Conte Giovanni di Montfort" che ha scelto questa location per lanciare il tema che animerà il tanto atteso corteo che aprirà e chiuderà come tradizione la Fiera Regionale San Giorgio, che quest'anno si terrà dal 20 al 25 aprile.
Giunta alla 723° edizione la Fiera è sempre impreziosita dal Corteo Storico, caratterizzato ogni anno da una tematica che guida la scelta dei figuranti e delle allegorie.
Il tema scelto dal presidente Colonna e dal suo gruppo di ricercatori è la "Donna al tempo del Medioevo". Fisicamente deboli e moralmente fragili le donne nel Medioevo erano viste come esseri da proteggere, sia dagli altri che da se stesse.
Una sfilata di alcune delle donne ai tempi del Medioevo, il loro ruolo sociale e la fedele riproduzione negli abiti e accessori. L'Associazione ha scelto di non svelarle e mostrarle tutte ma solo una piccola parte. Solo il 20 aprile si potranno ammirare tutte le donne che hanno caratterizzato e vissuto ai tempi del Medioevo.
Hanno sfilato, accompagnate dal suono dei tamburi e scortati da fieri soldati:
- l'adolescente: nel medioevo l'infanzia era breve e già all'età di 12 anni veniva data in sposa a uomini adulti anche di 30/35 anni scelti dal padre o dalla famiglia;
- la sposa: era oggetto di trattative tra il padre e il futuro sposo, i quali stipulavano un vero e proprio "contratto";
- la madre: ruolo primario era generare tanti figli (anche 16) e possibilmente maschi;
- la badessa: lo stato monacale era l'alternativa per le donne che non trovavano marito;
- la strega: spesso capitava nel medioevo di essere cacciate dalla famiglia e questo accadeva per anziane, malate di mente, mogli adultere, ragazze non più vergini. Esse vivevano da sole e per mantenersi diventavano "levatrici" e "curatrici".
Un momento emozionante come emozionante è vedere per la prima volta a Gravina un Bastione diventare per un giorno Medievale.
Un luogo, il Bastione, che rappresenta l'ultima e l'unica traccia medievale in città. A guidarci in questo viaggio l'Associazione "Conte Giovanni di Montfort" che ha scelto questa location per lanciare il tema che animerà il tanto atteso corteo che aprirà e chiuderà come tradizione la Fiera Regionale San Giorgio, che quest'anno si terrà dal 20 al 25 aprile.
Giunta alla 723° edizione la Fiera è sempre impreziosita dal Corteo Storico, caratterizzato ogni anno da una tematica che guida la scelta dei figuranti e delle allegorie.
Il tema scelto dal presidente Colonna e dal suo gruppo di ricercatori è la "Donna al tempo del Medioevo". Fisicamente deboli e moralmente fragili le donne nel Medioevo erano viste come esseri da proteggere, sia dagli altri che da se stesse.
Una sfilata di alcune delle donne ai tempi del Medioevo, il loro ruolo sociale e la fedele riproduzione negli abiti e accessori. L'Associazione ha scelto di non svelarle e mostrarle tutte ma solo una piccola parte. Solo il 20 aprile si potranno ammirare tutte le donne che hanno caratterizzato e vissuto ai tempi del Medioevo.
Hanno sfilato, accompagnate dal suono dei tamburi e scortati da fieri soldati:
- l'adolescente: nel medioevo l'infanzia era breve e già all'età di 12 anni veniva data in sposa a uomini adulti anche di 30/35 anni scelti dal padre o dalla famiglia;
- la sposa: era oggetto di trattative tra il padre e il futuro sposo, i quali stipulavano un vero e proprio "contratto";
- la madre: ruolo primario era generare tanti figli (anche 16) e possibilmente maschi;
- la badessa: lo stato monacale era l'alternativa per le donne che non trovavano marito;
- la strega: spesso capitava nel medioevo di essere cacciate dalla famiglia e questo accadeva per anziane, malate di mente, mogli adultere, ragazze non più vergini. Esse vivevano da sole e per mantenersi diventavano "levatrici" e "curatrici".
Un momento emozionante come emozionante è vedere per la prima volta a Gravina un Bastione diventare per un giorno Medievale.