Le donne nel XXI Secolo
La tappa di Emma D’Aquino nei “dialoghi del Tarantino”
sabato 24 febbraio 2024
11.50
Un incontro al Liceo Tarantino per discutere di una tematica di strema attualità nell'ambito de "I dialoghi del Tarantino". Una occasione per sensibilizzare e confrontarsi con i giovani riguardo un argomento importante: le donne tra femminicidi e pochi diritti. L'introduzione all'iniziatiba è stata affidata ai ragazzi del liceo con una bellissima presentazione e un'esibizione musicale. Poi si è entrati nel vivo dell'evento, con un'intervista ad Emma D'Aquino, laureata in scienze politiche e volto famoso di Rai 3 con la conduzione della trasmissione "Amore Criminale", un programma di denuncia sociale per violenze fisiche e psicologiche nei confronti delle donne. Ad intervistarla Marina Dimattia, laureata in giurisprudenza, giornalista pubblicista dal 2010 che collabora con la Gazzetta del Mezzogiorno.
Domande anche da parte degli studenti riguardo la sua scelta professionale, le difficoltà incontrate nel mondo lavorativo in quanto donna e sulla scelta di condurre un programma di tal genere. "Il mio lavoro mi serve ad esserci nei momenti in cui accadono le cose più importanti ed a conoscere le persone che hanno da raccontare i drammi della loro vita"- ha affermato Emma d'Aquino.
"Come affrontare le sfide lavorative in questa società patriarcale?" le ha chiesto Marina Dimattia.
"Io ho fatto valere i miei diritti. Bisogna sempre conoscere i propri diritti e per farlo bisogna studiare, questo dà un vantaggio che nessuno può mai togliervi."- ha spiegato la giornalista che poi si è soffermata sulla debolezza della donna, che molto spesso desidera essere amata e non si rende conto di chi ha di fronte.
"Quando una donna inizia a ribellarsi è troppo tardi perché si è innescata una relazione malata"- ha affermato. Gli studenti hanno mostrato anche un video ricordando tutte le donne vittime di violenza.
"Dovremmo eliminare la paura, questa violenza ci porta ad avere terrore e non sentirci libere" ha sottolineato la conduttrice. Quindi sarebbe utile un educazione all' affettività, ad avere relazioni sane, al rispetto tra tutti, all'equilibrio e alla gentilezza.
Al termine è intervenuto il preside dell'istituto scolastico Berardo Guglielmi che ha spiegato le ragioni che hanno portato ad organizzare questo incontro. "Il punto centrale di questa sera è quello di lasciare la possibilità a ognuno di noi di creare quel vuoto interiore per accogliere l'altro"- ha detto Guglielmi.
In conclusione l'intervento dell'assessore Vito Stimolo. "Parlarne è il modo fondamentale per superare i limiti della società contemporanea che è patriarcale"- ha affermato.
Il saluto finale con la riproduzione da parte delle studentesse del monologo di Paola Cortellesi e con un brano musicale.
Un incontro che ha riscontrato tantissimo successo non solo nei docenti, ma soprattutto negli studenti, dimostratisi sensibili a questa tematica.
Domande anche da parte degli studenti riguardo la sua scelta professionale, le difficoltà incontrate nel mondo lavorativo in quanto donna e sulla scelta di condurre un programma di tal genere. "Il mio lavoro mi serve ad esserci nei momenti in cui accadono le cose più importanti ed a conoscere le persone che hanno da raccontare i drammi della loro vita"- ha affermato Emma d'Aquino.
"Come affrontare le sfide lavorative in questa società patriarcale?" le ha chiesto Marina Dimattia.
"Io ho fatto valere i miei diritti. Bisogna sempre conoscere i propri diritti e per farlo bisogna studiare, questo dà un vantaggio che nessuno può mai togliervi."- ha spiegato la giornalista che poi si è soffermata sulla debolezza della donna, che molto spesso desidera essere amata e non si rende conto di chi ha di fronte.
"Quando una donna inizia a ribellarsi è troppo tardi perché si è innescata una relazione malata"- ha affermato. Gli studenti hanno mostrato anche un video ricordando tutte le donne vittime di violenza.
"Dovremmo eliminare la paura, questa violenza ci porta ad avere terrore e non sentirci libere" ha sottolineato la conduttrice. Quindi sarebbe utile un educazione all' affettività, ad avere relazioni sane, al rispetto tra tutti, all'equilibrio e alla gentilezza.
Al termine è intervenuto il preside dell'istituto scolastico Berardo Guglielmi che ha spiegato le ragioni che hanno portato ad organizzare questo incontro. "Il punto centrale di questa sera è quello di lasciare la possibilità a ognuno di noi di creare quel vuoto interiore per accogliere l'altro"- ha detto Guglielmi.
In conclusione l'intervento dell'assessore Vito Stimolo. "Parlarne è il modo fondamentale per superare i limiti della società contemporanea che è patriarcale"- ha affermato.
Il saluto finale con la riproduzione da parte delle studentesse del monologo di Paola Cortellesi e con un brano musicale.
Un incontro che ha riscontrato tantissimo successo non solo nei docenti, ma soprattutto negli studenti, dimostratisi sensibili a questa tematica.