Le luci della discordia
Critiche social sulle luminarie natalizie
venerdì 11 dicembre 2020
16.10
Tutti d'accordo con la scelta di sobrietà dell'amministrazione comunale circa le pubbliche luminarie di Natale; tutti concordi sulla necessità di mettere un simbolo natalizio per le vie della città, ma tenendo conto del momento difficile che stiamo attraversando; tutti favorevoli a questa decisione che porterà anche un risparmio economico rispetto agli scorsi anni, che potrà essere investito su altre priorità, come il supporto alle famiglie che vivono un forte disagio socioeconomico acuito dall'emergenza sanitaria.
Unità che è si manifestata anche, allorquando, si è passati a giudicare la realizzazione e la collocazione delle luci di Natale lungo le arterie cittadine: decisamente "tristi" per diversi cittadini gravinese, i quali non hanno lesinato critiche alle luminarie, riempiendo le pagine dei social di commenti. Se poi si considera che in realtà, solo l'albero acceso in piazza Scacchi dal sindaco per dare l'avvio alle feste, nel giorno dell'Immacolata, costa alle casse pubbliche 6 mila euro, allora a guardar bene tutto questo risparmio non c'è stato, o quanto meno, a detta di alcuni, i soldi non sono stati spesi nel migliore dei modi.
Non commenta il consigliere Mimmo Cardascia ma sulla sua pagina social compare il dettaglio dei costi dell'albero natalizio.
L'esponente di Italia Viva Nicola Lagreca, pur condividendo la decisione di illuminare la città per il Natale, con una riduzione sostanziale del budget previsto, non ne ha apprezzato la realizzazione.
"Anziché "polverizzare" su tante strade gli interventi con delle lucine pressoché invisibili (qualcuno le ha definite cimiteriali), non sarebbe stato meglio fare 10 installazioni ben curate e luminose in 10 punti della città? sicuramente avremmo speso anche meno"- ha scritto Lagreca in un suo post. Sulla stessa lunghezza d'onda, dalla Lega di Gravina commentano: "Con molta diffidenza ci aveva convinti.....ma ora che le abbiamo viste accese ci siamo altrettanto convinti che quelle luminarie sono di una tristezza disarmante e rappresentano una offesa alla intelligenza di ciascuno di noi. Probabilmente sarebbe stato più opportuno utilizzare quelle somme per sostenere i più bisognosi, così come stanno facendo altrove".
Unità che è si manifestata anche, allorquando, si è passati a giudicare la realizzazione e la collocazione delle luci di Natale lungo le arterie cittadine: decisamente "tristi" per diversi cittadini gravinese, i quali non hanno lesinato critiche alle luminarie, riempiendo le pagine dei social di commenti. Se poi si considera che in realtà, solo l'albero acceso in piazza Scacchi dal sindaco per dare l'avvio alle feste, nel giorno dell'Immacolata, costa alle casse pubbliche 6 mila euro, allora a guardar bene tutto questo risparmio non c'è stato, o quanto meno, a detta di alcuni, i soldi non sono stati spesi nel migliore dei modi.
Non commenta il consigliere Mimmo Cardascia ma sulla sua pagina social compare il dettaglio dei costi dell'albero natalizio.
L'esponente di Italia Viva Nicola Lagreca, pur condividendo la decisione di illuminare la città per il Natale, con una riduzione sostanziale del budget previsto, non ne ha apprezzato la realizzazione.
"Anziché "polverizzare" su tante strade gli interventi con delle lucine pressoché invisibili (qualcuno le ha definite cimiteriali), non sarebbe stato meglio fare 10 installazioni ben curate e luminose in 10 punti della città? sicuramente avremmo speso anche meno"- ha scritto Lagreca in un suo post. Sulla stessa lunghezza d'onda, dalla Lega di Gravina commentano: "Con molta diffidenza ci aveva convinti.....ma ora che le abbiamo viste accese ci siamo altrettanto convinti che quelle luminarie sono di una tristezza disarmante e rappresentano una offesa alla intelligenza di ciascuno di noi. Probabilmente sarebbe stato più opportuno utilizzare quelle somme per sostenere i più bisognosi, così come stanno facendo altrove".