Le Murge nel Patrimonio Unesco?

39 comuni uniti per il riconoscimento

venerdì 30 agosto 2024
Le Murge di Altamura fanno parte della Tentative list dell'Italia per poter essere inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale. Le Murge di Altamura sono un'area caratterizzata da fenomeni carsici, che hanno dato origine a grotte, inghiottitoi e doline. In particolare, il Pulo di Altamura è la dolina più grande della regione, con un diametro di circa 500 m. Inoltre, la cava De Lucia contiene migliaia di impronte di dinosauri, risalenti a circa 70 milioni di anni fa, e nella grotta di Lamalunga è stato scoperto uno scheletro completo di un uomo della fine del Pleistocene medio. La data di questo progetto o la presentazione dello stesso risale al 1° giugno 2006.

Cosa succede nel frattempo? Nulla. Nel senso che la proposta resta in attesa di essere, eventualmente, riconosciuta. Ma qualcosa si muove. Il 14 agosto scorso, l'architetto Aldo De Nittis di Matera, curatore candidature Unesco- Consiglio d'Europa MIC, a titolo gratuito e personale invia a 40 comuni formanti le murge, compreso il comune di Gravina, una lettera avente ad oggetto: candidature nella lista Unesco proposta richiesta integrativa delle "Murge di Altamura" inserita nella tentative list Unesco dall'01/06/2006 in "le Murge di Altamura e degli altri 39 comuni".

Cioè, in buona sostanza, visto il tentativo solitario di Altamura, ma non andato in porto, con la suddetta lettera si è voluto informare gli altri restanti 39 comuni, della possibilità di essere inserita, la Murgia o le Murge, non più solitariamente ed isolatamente riservato alla città di Altamura, ma cercando di coinvolgere anche le restanti realtà territoriali aventi le stesse caratteristiche. Infatti, la missiva, a firma del summenzionato architetto, è dei seguenti toni: "Premesso che le "Murge di Altamura sono inserite nella tentative list Unesco del 01/06/2006, in attesa di riconoscimento; considerato che fonte https//it.wikipedia.org/wiki/Murge, le Murge di Altamura formano un unicum con le Murge dei seguenti 39 comuni: Andria, Minervino Murge; Spinazzola, Canosa di Puglia, Acquaviva delle Fonti, Altamura, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Palo del Colle, Putignano, Noci, Alberobello, Locorotondo, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle, Sannicandro di Bari, Toritto, Turi, Adelfia, Fasano, Cisternino, Carovigno, Ostuni, Villa Castelli, Ceglie Messapica, Castellaneta, Palagianello, Ginosa, Grottaglie, Laterza, Mottola, Martina Franca, Massafra; si propone di chiedere alla Commissione Unesco Italia che il patrimonio culturale denominato "le Murge di Altamura"", inserita nella tentative list del 01/06/2006, venga integrato in: "Le Murge dei sopradetti comuni murgiani.

Si creerebbe un attrattore molto più trainante, nell'interesse anche di Altamura. Attualmente, infatti, la Puglia presenta due brand: 1°) "Salento e il barocco leccese", inserito nella tentative list Unesco del 01/06/2006, in attesa di riconoscimento, che mostra la bellezza di un territorio distinto con il suo barocco; 2°) Valle d'Itria, i cui "trulli di Alberobello sono stati riconosciuti patrimonio Unesco nel 1996, che presenta la bellezza di un territorio distinto con i suoi trulli. Il terzo brand della Puglia potrebbe essere quello delle Murge, caratterizzate dalla presenza di centinaia di chiese rupestri, scavate all'interno e costruite in facciata, grotte preistoriche, cave di tufo, centri storici, masserie storiche fortificate.

L'auspicabile riconoscimento Unesco delle Murge, nella loro interezza, sarebbe il migliore place branding, processo di scoperta, creazione, sviluppo e realizzazione di idee e concetti per (ri)definire l'identià, i tratti distintivi e il "genius loci" di un'area preistorica, conseguentemente costruirne il senso complessivo capace di generare nuovi stimoli per l'attrattiva territoriale sia per le imprese, sia per gli investitori internazionali". Ora si attende che i comuni coinvolti diano il loro assenso, la loro adesione, magari con un proprio atto deliberativo di adesione e condivisione della proposta.