Le ragioni di una firma...quella di Lorenzo Carbone
"Un programma di politica clientelare, di conflitti d’interesse...". La speranza ora di ripartire da zero
giovedì 13 ottobre 2011
21.12
Parte dal 2009, Lorenzo Carbone, quando spiega le motivazioni di quella firma, la sua, per mandare a casa il sindaco Divella.
Una candidatura nelle file del Pdl, quella dell'ex consigliere, due anni fa, dettata da un'idea di città dalla buona dose di poesia, "la voglia di costruire insieme la Città dei nostri sogni", un progetto rappresentato dal dott. Divella…la stessa persona che ora Carbone definisce "medico anestesista".
Ma dei versi di quella poesia, poi, nulla più...
"Dopo poche settimane però, il Sindaco e il suo "entourage" si resero conto che quel programma non solo non l'avevano scritto loro ma non sapevano neanche chi l'avesse scritto e quindi pensarono bene di strapparlo e cestinarlo", questo il dopo elezioni raccontato da Carbone.
Di lì un nuovo programma che Lorenzo Carbone definisce "clientelare, di conflitti d'interesse, di gestione personalistica del potere e della cosa pubblica, di spartizione o girandola di poltrone, di provvedimenti "ad personam" ma che nulla avevano a che fare con gli interessi e le priorità della comunità gravinese"; un programma che Carbone non ha mai accettato.
Non manca una bacchettata all'ex sindaco, una tra le tante: "Sig. Sindaco, anzi, Onorevole Divella, lei ha avuto tante occasioni per tornare a casa, per dire basta, per dire "non ci sto", perché non l'ha fatto? Vuole che le rinfreschi la memoria? Chi l'ha costretta a estromettere la Ricciardelli dalla giunta?.. E la Sallicati, la Dibattista?..sono stati i giovani? ma suvvia,..Onorevole Divella…e i suoi "cali di pressione", i suoi silenzi o le sue assenze dal consiglio comunale chi le ha provocate? e le crisi, o i rimpasti? sono stati sempre i giovani?....ma suvvia,..Onorevole Divella…"
In chiusura una speranza, la volontà di "ripartire da zero, ma questa volta sul serio... restituendo la politica alla gente, quella gente nuova, lontana da certi giochi, da certi palesi interessi..."
In allegato il comunicato integrale a firma di Lorenzo Carbone.
Una candidatura nelle file del Pdl, quella dell'ex consigliere, due anni fa, dettata da un'idea di città dalla buona dose di poesia, "la voglia di costruire insieme la Città dei nostri sogni", un progetto rappresentato dal dott. Divella…la stessa persona che ora Carbone definisce "medico anestesista".
Ma dei versi di quella poesia, poi, nulla più...
"Dopo poche settimane però, il Sindaco e il suo "entourage" si resero conto che quel programma non solo non l'avevano scritto loro ma non sapevano neanche chi l'avesse scritto e quindi pensarono bene di strapparlo e cestinarlo", questo il dopo elezioni raccontato da Carbone.
Di lì un nuovo programma che Lorenzo Carbone definisce "clientelare, di conflitti d'interesse, di gestione personalistica del potere e della cosa pubblica, di spartizione o girandola di poltrone, di provvedimenti "ad personam" ma che nulla avevano a che fare con gli interessi e le priorità della comunità gravinese"; un programma che Carbone non ha mai accettato.
Non manca una bacchettata all'ex sindaco, una tra le tante: "Sig. Sindaco, anzi, Onorevole Divella, lei ha avuto tante occasioni per tornare a casa, per dire basta, per dire "non ci sto", perché non l'ha fatto? Vuole che le rinfreschi la memoria? Chi l'ha costretta a estromettere la Ricciardelli dalla giunta?.. E la Sallicati, la Dibattista?..sono stati i giovani? ma suvvia,..Onorevole Divella…e i suoi "cali di pressione", i suoi silenzi o le sue assenze dal consiglio comunale chi le ha provocate? e le crisi, o i rimpasti? sono stati sempre i giovani?....ma suvvia,..Onorevole Divella…"
In chiusura una speranza, la volontà di "ripartire da zero, ma questa volta sul serio... restituendo la politica alla gente, quella gente nuova, lontana da certi giochi, da certi palesi interessi..."
In allegato il comunicato integrale a firma di Lorenzo Carbone.