Le sette vite di Santa Sofia
Una parte dell’ex monastero diventerà Casa della musica.
mercoledì 20 novembre 2013
9.12
Sono tanti i progetti che gravitano intorno all'ex monastero di Santa Sofia, che potrebbe diventare un polo culturale e di attrazione per i gravinesi appassionati di musica.
"Il monastero di Santa Sofia è composto da due blocchi. Il nuovo, quello che è stato occupato abusivamente da alcune famiglie, diventerà un centro servizi, una sorta di cabina di regia di tutto il sistema turistico locale; ed il vecchio blocco che si estende su circa mille metri quadrati e si sviluppa su tre piani", spiega l'assessore alla cultura, Laura Marchetti. " Su questa seconda area del vecchio monastero abbiamo previsto di trasferire il museo della civiltà contadina, per poi creare, in un secondo momento, il museo antropologico, che includa anche una parte riservata alla fiaba ed alle narrazioni".
Ma non è finita qui, all'interno dell'edificio potrebbero trovare spazio anche le aule del nuovo liceo musicale gravinese, momentaneamente allocato presso la succursale del liceo scientifico in via Gorizia in attesa di trovare "come stabilito nella delibera di giunta, una sede idonea entro i prossimi 5 anni di corso. Proprio ieri, ne abbiamo parlato con il sindaco e con il preside del liceo". E aggiunge: "I gravinesi, a qualsiasi livello di istruzione siano, conoscono la musica, indipendentemente dal genere, la musica è il linguaggio di Gravina".
Come darle torto visto il crescente numero di talenti, per i quali è pronto un altro progetto ad hoc: "Nel plesso di Santa Sofia, quello già restaurato, intorno al liceo musicale dobbiamo costruire una casa della musica, prendo ad esempio quella di Parma dove di mattina ci saranno gli studenti del liceo mentre il pomeriggio quegli stessi ambienti potranno accogliere lezioni, concorsi, spettacoli e ogni genere di manifestazione dedicata alla musica. Ci saranno delle sale prove, sale di registrazione o anche solo di incontro; una biblioteca della musica con libri e cd. Sarà sicuramente il cuore della città, accanto al liceo musicale".
Infine, conclude l'assessore: "Sarà anche sede dell'orchestra civica. Proprio in questi giorni stiamo lavorando ad un avviso pubblico per l'orchestra comunale, 15 mila euro in bilancio sono dedicati proprio a questo. Il bando sarà pubblicato a giorni".
Nato come Monastero di Clarisse, per poi divenire l'abitazione (abusiva) di sette famiglie gravinesi. In un futuro ormai prossimo, è destinato a diventare sede del museo antropologico, centro servizi, sede del liceo musicale, dell'orchestra comunale e Casa della musica. Le sette vite di Santa Sofia lasciano ben sperare per molti di quegli edifici carichi di storia locale che, ad oggi, restano in stato di abbandono. Strutture che riqualificate, reinventate, potrebbero tornare a vivere, a raccontare in chiave contemporanea l'identità gravinese.
"Il monastero di Santa Sofia è composto da due blocchi. Il nuovo, quello che è stato occupato abusivamente da alcune famiglie, diventerà un centro servizi, una sorta di cabina di regia di tutto il sistema turistico locale; ed il vecchio blocco che si estende su circa mille metri quadrati e si sviluppa su tre piani", spiega l'assessore alla cultura, Laura Marchetti. " Su questa seconda area del vecchio monastero abbiamo previsto di trasferire il museo della civiltà contadina, per poi creare, in un secondo momento, il museo antropologico, che includa anche una parte riservata alla fiaba ed alle narrazioni".
Ma non è finita qui, all'interno dell'edificio potrebbero trovare spazio anche le aule del nuovo liceo musicale gravinese, momentaneamente allocato presso la succursale del liceo scientifico in via Gorizia in attesa di trovare "come stabilito nella delibera di giunta, una sede idonea entro i prossimi 5 anni di corso. Proprio ieri, ne abbiamo parlato con il sindaco e con il preside del liceo". E aggiunge: "I gravinesi, a qualsiasi livello di istruzione siano, conoscono la musica, indipendentemente dal genere, la musica è il linguaggio di Gravina".
Come darle torto visto il crescente numero di talenti, per i quali è pronto un altro progetto ad hoc: "Nel plesso di Santa Sofia, quello già restaurato, intorno al liceo musicale dobbiamo costruire una casa della musica, prendo ad esempio quella di Parma dove di mattina ci saranno gli studenti del liceo mentre il pomeriggio quegli stessi ambienti potranno accogliere lezioni, concorsi, spettacoli e ogni genere di manifestazione dedicata alla musica. Ci saranno delle sale prove, sale di registrazione o anche solo di incontro; una biblioteca della musica con libri e cd. Sarà sicuramente il cuore della città, accanto al liceo musicale".
Infine, conclude l'assessore: "Sarà anche sede dell'orchestra civica. Proprio in questi giorni stiamo lavorando ad un avviso pubblico per l'orchestra comunale, 15 mila euro in bilancio sono dedicati proprio a questo. Il bando sarà pubblicato a giorni".
Nato come Monastero di Clarisse, per poi divenire l'abitazione (abusiva) di sette famiglie gravinesi. In un futuro ormai prossimo, è destinato a diventare sede del museo antropologico, centro servizi, sede del liceo musicale, dell'orchestra comunale e Casa della musica. Le sette vite di Santa Sofia lasciano ben sperare per molti di quegli edifici carichi di storia locale che, ad oggi, restano in stato di abbandono. Strutture che riqualificate, reinventate, potrebbero tornare a vivere, a raccontare in chiave contemporanea l'identità gravinese.