Lega per l’abolizione della Caccia in prima linea nell’avvistamento degli incendi
Volontari impegnati nel parco dell’Alta Murgia. L'attività proseguirà fino al 30 settembre.
martedì 7 agosto 2012
19.38
Grazie ad una convenzione siglata tra la direzione del Parco dell'Alta Murgia ed i vertici regionali della Lega per l'Abolizione della Caccia (LAC), dallo scorso 2 luglio decine di volontari delle sezioni di Molfetta e Gravina sono impegnati nell'attività di avvistamento di incendi boschivi e sorveglianza del territorio nel perimetro dell'area protetta.
L'attività, che proseguirà fino al 30 settembre con turni di ventiquattr'ore su ventiquattro, è condotta da pattuglie che sorvegliano le aree boschive e da volontari che controllano il territorio dall'alto delle torrette antincendio.
Ai volontari LAC sono state affidate tre delle sei torrette presenti nel parco, appartenenti ai territori comunali di Corato, Ruvo ed Altamura, situate in aree ad elevato pregio naturalistico e di grande vulnerabilità come Bosco Scoparella, Bosco San Magno, Bosco Iazzo Rosso, Pulo di Altamura, Monte Chiancaro e Monte Cucco.
Il servizio di avvistamento degli incendi riveste una posizione di fondamentale importanza all'interno della macchina organizzativa antincendio: dopo l'avvistamento di un incendio, infatti, l'operatore in torretta diventa il primo responsabile dell'emergenza. La capacità del volontario di comunicare informazioni corrette agli operai forestali regionali (A.I.B.), alla centrale regionale operativa SOAP di Bari nonché al Corpo Forestale dello Stato, si rende necessaria per un tempestivo intervento e per lo spegnimento dei roghi.
L'attività, che proseguirà fino al 30 settembre con turni di ventiquattr'ore su ventiquattro, è condotta da pattuglie che sorvegliano le aree boschive e da volontari che controllano il territorio dall'alto delle torrette antincendio.
Ai volontari LAC sono state affidate tre delle sei torrette presenti nel parco, appartenenti ai territori comunali di Corato, Ruvo ed Altamura, situate in aree ad elevato pregio naturalistico e di grande vulnerabilità come Bosco Scoparella, Bosco San Magno, Bosco Iazzo Rosso, Pulo di Altamura, Monte Chiancaro e Monte Cucco.
Il servizio di avvistamento degli incendi riveste una posizione di fondamentale importanza all'interno della macchina organizzativa antincendio: dopo l'avvistamento di un incendio, infatti, l'operatore in torretta diventa il primo responsabile dell'emergenza. La capacità del volontario di comunicare informazioni corrette agli operai forestali regionali (A.I.B.), alla centrale regionale operativa SOAP di Bari nonché al Corpo Forestale dello Stato, si rende necessaria per un tempestivo intervento e per lo spegnimento dei roghi.