Legambiente: salviamo il bosco Difesa Grande
Presentato un progetto dai volontari materani. Adduce auspica collaborazione con Valente
lunedì 16 luglio 2012
20.15
''Dateci 6 massimo 7 anni di tempo e il bosco Difesa Grande tornerà a vivere". Parola di Pio Acito, il materano esperto di protezione civile e tra gli animatori della Legambiente materana, che ha presentato un progetto di recupero del bosco Difesa Grande, il più grande polmone verde della Provincia di Bari devastato dall'incendio di due settimane fa.
In questi giorni i volontari materani hanno presentato agli amministratori locali e a Legambiente l'intero progetto, che sulla falsa riga delle operazioni effettuate nel 2003 per il recupero del "Bosco di Lucignano", nel parco della Murgia Materana, prevedono interventi di rimboschimento utilizzando piante del vivaio della Forestale di Santa Chiara, recupero semi e assistenza delle piantine fino alla loro messa a dimora, manutenzione periodica e il coinvolgimento delle scuole per l'adozione delle singole piante nell'area da rimboschire. Un progetto che coinvolge direttamente il Corpo forestale e i Vigili del fuoco e che ha già guadagnato il consenso del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che nei giorni scorsi ha contattato il collega gravinese per dare avvio ad una proficua collaborazione finalizzata alla valorizzazione del bosco anche sul piano turistico culturale.
Una collaborazione a cui il primo cittadino di Gravina, Alesio Valente, si è detto immediatamente disponibile: "Ho conosciuto il sindaco Adduce in occasione della riunione dei sindaci convocata a Santeramo riguardo la crisi del mobile imbottito e già in quella sede ho avuto il piacere di scambiare qualche battuta con il mio collega materano". Valente conferma di aver avuto contatti telefonici con Adduce aggiungendo che nei prossimi giorni i due amministratori si incontreranno per prendere visione del progetto presentato dalla Legambiente materana e valutare la concreta possibilità di avviare una collaborazione da più fronti con la vicina Matera.
In questi giorni i volontari materani hanno presentato agli amministratori locali e a Legambiente l'intero progetto, che sulla falsa riga delle operazioni effettuate nel 2003 per il recupero del "Bosco di Lucignano", nel parco della Murgia Materana, prevedono interventi di rimboschimento utilizzando piante del vivaio della Forestale di Santa Chiara, recupero semi e assistenza delle piantine fino alla loro messa a dimora, manutenzione periodica e il coinvolgimento delle scuole per l'adozione delle singole piante nell'area da rimboschire. Un progetto che coinvolge direttamente il Corpo forestale e i Vigili del fuoco e che ha già guadagnato il consenso del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che nei giorni scorsi ha contattato il collega gravinese per dare avvio ad una proficua collaborazione finalizzata alla valorizzazione del bosco anche sul piano turistico culturale.
Una collaborazione a cui il primo cittadino di Gravina, Alesio Valente, si è detto immediatamente disponibile: "Ho conosciuto il sindaco Adduce in occasione della riunione dei sindaci convocata a Santeramo riguardo la crisi del mobile imbottito e già in quella sede ho avuto il piacere di scambiare qualche battuta con il mio collega materano". Valente conferma di aver avuto contatti telefonici con Adduce aggiungendo che nei prossimi giorni i due amministratori si incontreranno per prendere visione del progetto presentato dalla Legambiente materana e valutare la concreta possibilità di avviare una collaborazione da più fronti con la vicina Matera.