Leo Vicino nominato coordinatore del Pdl locale
"Dobbiamo spalancare le porte del nostro partito". E avviare un dialogo con i moderati
venerdì 29 luglio 2011
10.36
In linea con le direttive del Pdl nazionale che ha designato a furor di popolo Angelino Alfano segretario nazionale, anche la sezione locale del Pdl, a due anni dalla nascita del partito, sulla cui durata pochi avevano scommesso a causa delle continue turbolenze tra le due anime che lo compongono, ha dato inizio ad una riorganizzazione interna partendo dalla nomina di Leo Vicino come coordinatore cittadino. Una decisione o forse una necessità nata con l'intento di "rilanciare l'attività politica e organizzativa del partito" si legge nel comunicato stampa inviato dalla segreteria del Pdl a cui lo stesso Vicino aggiunge "dobbiamo innanzitutto spalancare le porte ai tanti amici che in questi anni ci hanno sempre sostenuto e soprattutto avviare un dialogo costruttivo e propositivo con i moderati gravinesi".
Una nomina, quella di Vicino, condivisa dall'intera sezione che ha deciso di puntare sul giovane consigliere per rilanciare il partito in città restituendolo al suo ruolo originario ossia "essere il tramite tra la società e le istituzioni - dice il neo coordinatore – Dobbiamo tornare a stare nelle sezioni e ad essere un punto di riferimento per i cittadini che devono portare nei partiti le loro esigenze. Dopo di che la politica, forte del confronto con la base degli elettori, può portare i grandi temi di interesse generale all'attenzione degli amministratori".
Vicino, classe 1975 è stato eletto in consiglio comunale nel 2005, ma nonostante la sua giovane età è ritenuto uno dei politici più influenti dell'intera classe dirigente gravinese. Sebbene non sempre goda di grandi simpatie, è una delle voci più autorevoli del Pdl gravinese. Grande difensore di questa amministrazione non si è mai sottratto al confronto politico con le opposizioni e spesso in consiglio comunale ha saputo fare auto critica, bacchettando i colleghi di maggioranza.
Certamente adesso al coordinatore spetta un ruolo difficile visto che comunque il Pdl è ritenuto uno dei partiti responsabili delle difficoltà che sta vivendo l'amministrazione Divella, ma Vicino non vuole sentire parlare di crisi: " Questa maggioranza sta vivendo un momento di perenne confronto perché all'inizio dell'esperienza amministrativa sono mancate le parole d'ordine da seguire. Il Pdl consapevole della responsabilità che riveste agli occhi degli elettori, adesso ha l'obbligo di intavolare un confronto costruttivo con i partiti di maggioranza tracciando le direttive per la nuova azione amministrativa".
Una nomina, quella di Vicino, condivisa dall'intera sezione che ha deciso di puntare sul giovane consigliere per rilanciare il partito in città restituendolo al suo ruolo originario ossia "essere il tramite tra la società e le istituzioni - dice il neo coordinatore – Dobbiamo tornare a stare nelle sezioni e ad essere un punto di riferimento per i cittadini che devono portare nei partiti le loro esigenze. Dopo di che la politica, forte del confronto con la base degli elettori, può portare i grandi temi di interesse generale all'attenzione degli amministratori".
Vicino, classe 1975 è stato eletto in consiglio comunale nel 2005, ma nonostante la sua giovane età è ritenuto uno dei politici più influenti dell'intera classe dirigente gravinese. Sebbene non sempre goda di grandi simpatie, è una delle voci più autorevoli del Pdl gravinese. Grande difensore di questa amministrazione non si è mai sottratto al confronto politico con le opposizioni e spesso in consiglio comunale ha saputo fare auto critica, bacchettando i colleghi di maggioranza.
Certamente adesso al coordinatore spetta un ruolo difficile visto che comunque il Pdl è ritenuto uno dei partiti responsabili delle difficoltà che sta vivendo l'amministrazione Divella, ma Vicino non vuole sentire parlare di crisi: " Questa maggioranza sta vivendo un momento di perenne confronto perché all'inizio dell'esperienza amministrativa sono mancate le parole d'ordine da seguire. Il Pdl consapevole della responsabilità che riveste agli occhi degli elettori, adesso ha l'obbligo di intavolare un confronto costruttivo con i partiti di maggioranza tracciando le direttive per la nuova azione amministrativa".