Lezione di accoglienza e solidarietà all'istituto “Don E. Montemurro”

Baba e Salif: testimoni e attori di una scuola che educa e guida alla cittadinanza attiva. Gli articoli di Gravinalife sono spunto di riflessione

venerdì 15 giugno 2012 12.45
A cura di Emanuela Grassi
«La scuola del futuro è una scuola nella quale gli alunni diventano protagonisti ed i genitori e docenti sono impegnati in un'azione formativa vincente in collaborazione con la realtà territoriale, proprio come è accaduto nella nostra scuola grazie all'esperienza maturata dai ragazzi con il concorso letterario "Il Racconto che non c'è"» - dichiara la dirigente scolastica Angela Amendola.

Tema di questa edizione, l'immigrazione volta a sensibilizzare i ragazzi ai valori dell'accoglienza, della solidarietà e dell'integrazione dello straniero per la quale la scuola si è avvalsa della collaborazione della Fondazione Benedetto XIII diretta dal signor Luigi Dinicolamaria, che ha permesso agli alunni di conoscere Baba e Salif, due dei tanti ospiti del "Centro Giovanile Benedetto XIII", che sono stati "sentieri ispiratori e concreti" per i componimenti realizzati dai giovani letterati. Le loro storie di vita, che cominciano da due stati africani, Mali e Burkina Faso, hanno ispirato i racconti e le poesie realizzate per il concorso.

I ragazzi, attraverso la lettura di articoli pubblicati sul portale Gravinalife inerenti i recenti arrivi di immigrati nordafricani a Gravina, hanno appreso la rilevanza sociale del problema e l'interesse verso "gli sconosciuti" che vedono passeggiare numerosi per la città ed hanno espresso nei loro versi le sofferenze, i sentimenti, i pensieri derivanti dalla condizione di chi è costretto ad abbandonare la terra natìa alla ricerca di una nuova Terra. Nei loro componimenti hanno manifestato voglia di stringere amicizie con i giovani immigrati, mediante giochi, escursioni avventurose, ma, soprattutto, accompagnati da sentimenti di fratellanza e solidarietà.

A giudicare i lavori di oltre 70 alunni sostenuti e guidati da genitori e da un buon numero di docenti di lettere e lingue straniere, una commissione presieduta dal prof. Fedele Raguso, coadiuvato dai docenti proff. Marisa D'Agostino (Presidente dell'Associazione Culturale "Amici della Fondazione E. Pomarici-Santomasi, anche partner di questa edizione concorsuale), Teresa Amendola (docente di lingue straniere), Maria Raffaella Buccino (docente vicaria della dirigente), Caterina Tisci (responsabile e referente del Concorso).

Tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato e come segno di gratitudine della Commissione e della Scuola un volume Poemi per Gravina accompagnato dalla pianta guida (storica) della città, donati dall'Associazione culturale "Amici della Fondazione", e il libro Pietre prodotto e distribuito dalla stessa scuola. I ragazzi vincitori hanno avuto oltre che un attestato di merito anche libri di narrativa.