Lo spettro dei rifiuti nucleari sulla Murgia
Indiscrezione rilanciata dai principali quotidiani nazionali. Ventricelli: "Pronti a contrastare quest'eventuale scelta"
venerdì 24 settembre 2010
È allarme su alcune indiscrezioni apparse su alcuni quotidiani in questi giorni (Corriere della Sera, Sole 24 Ore, portale internet de La Gazzetta del Mezzogiorno) in cui si prospetterebbe l'individuazione, da parte della Sogin, di una cinquantina di comuni italiani con le più idonee caratteristiche ad ospitare siti per le scorie nucleari. Tra questi figurerebbero territori al confine tra Puglia e Basilicata, come anche tra Puglia e Molise.
Seppur si tratti di un'idea, i primi dissensi politici non sono tardati ad arrivare. Michele Ventricelli, ad esempio, consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà, ha presto dichiarato un forte dissenso su tali indiscrezioni.
"Mi associo alle parole del governatore Vendola ed esprimo il mio totale dissenso – ha riferito Ventricelli in una nota per i mezzi di stampa –. Aggiungo che se la zona individuata tra la Puglia e la Basilicata dovesse essere il territorio murgiano, posso assicurare che quelle comunità si troveranno pronte a contrastare in maniera netta ed inequivocabile quella scelta. La Murgia, la Puglia tutta, hanno già dato tanto. Ora è arrivato il momento di dire basta a scelte energetiche che hanno provocato troppi danni ai nostri territori. La Puglia non ha bisogno del nucleare, né tanto meno di diventare l'immondezzaio nucleare italiano. Una terra che, attraverso le politiche energetiche degli ultimi anni, è diventata la prima produttrice italiana di energia da fonti rinnovabili. Una "discarica" del genere in Puglia – conclude il consigliere regionale altamurano – sarebbe davvero il colmo".
Seppur si tratti di un'idea, i primi dissensi politici non sono tardati ad arrivare. Michele Ventricelli, ad esempio, consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà, ha presto dichiarato un forte dissenso su tali indiscrezioni.
"Mi associo alle parole del governatore Vendola ed esprimo il mio totale dissenso – ha riferito Ventricelli in una nota per i mezzi di stampa –. Aggiungo che se la zona individuata tra la Puglia e la Basilicata dovesse essere il territorio murgiano, posso assicurare che quelle comunità si troveranno pronte a contrastare in maniera netta ed inequivocabile quella scelta. La Murgia, la Puglia tutta, hanno già dato tanto. Ora è arrivato il momento di dire basta a scelte energetiche che hanno provocato troppi danni ai nostri territori. La Puglia non ha bisogno del nucleare, né tanto meno di diventare l'immondezzaio nucleare italiano. Una terra che, attraverso le politiche energetiche degli ultimi anni, è diventata la prima produttrice italiana di energia da fonti rinnovabili. Una "discarica" del genere in Puglia – conclude il consigliere regionale altamurano – sarebbe davvero il colmo".