Lorenzo Carbone passa al gruppo misto
L’ex assessore prende le distanze da Mazzarella e Lupoli. Intanto in maggioranza torna il rebus sulla giunta
lunedì 26 gennaio 2015
14.45
Lorenzo Carbone abbandona ufficialmente Futuro e libertà e in consiglio comunale passa al gruppo misto. Il passaggio è stato ufficializzato venerdì scorso a palazzo di città con tanto di firma e protocollo.
Il Gruppo misto può ora vantare il sostegno di 5 consiglieri. Carbone, infatti, va ad aggiungersi ad un battaglione di transfughi composto dal presidente del consiglio, Giacinto Lupoli, dall'ex udc Vito Mazzarella, l'ex api e poi Fli, Giuseppe Mazzilli oltre a Michele Tedesco.
"Adesso con cinque consiglieri siamo il gruppo più nutrito in aula e ora abbiamo il nostro peso" commentano i consiglieri non prima di ribadire "che il nostro operare è in linea con l'interesse della città e soprattutto con la volontà della maggioranza".
Perplesso invece Lorenzo Carbone che pur confermando l'ingresso nel Gruppo misto spiega "che il mio passaggio è dettato dal regolamento del consiglio comunale come per altro ho specificato nella mia nota. Avendo già lascito Fli e non potendo costituire un gruppo consiliare, devo necessariamente confluire nel Misto" spiega il consigliere vanificando i sogni di gloria degli altri colleghi.
Ma non è tutto. Carbone infatti insiste "questo non significa che condivido la linea politica di Lupoli, Mazzarella e company. Tutt'altro. Io resto fedele a quanto già affermato pubblicamente in consiglio comunale".
Intanto l'intera maggioranza è tornata a riunirsi e a "confrontarsi" per discutere degli interventi da programmare per il prossimo futuro e dei provvedimenti da portare in consiglio comunale. Argomenti che però, secondo quanto rilanciato da radio politica, sarebbero rimasti appesi poiché la discussione sarebbe iniziata e poi si sarebbe arrenata su una vecchia atavica vicenda: la giunta politica.
Più di un partito, ora che le acque si sono calmate, avrebbe chiesto il licenziamento anticipato dei quattro assessori tecnici nella speranza di poter ricomporre, già entro la prossima Fiera, una nuova giunta politica.
Proposta che avrebbe nuovamente spaccato la maggioranza e su cui si attendono le determinazioni del primo cittadino che ufficialmente difende il lavoro dei tecnici ma a denti stretti avrebbe già anticipato "prima o poi dobbiamo rifarla la giunta politica".
Il Gruppo misto può ora vantare il sostegno di 5 consiglieri. Carbone, infatti, va ad aggiungersi ad un battaglione di transfughi composto dal presidente del consiglio, Giacinto Lupoli, dall'ex udc Vito Mazzarella, l'ex api e poi Fli, Giuseppe Mazzilli oltre a Michele Tedesco.
"Adesso con cinque consiglieri siamo il gruppo più nutrito in aula e ora abbiamo il nostro peso" commentano i consiglieri non prima di ribadire "che il nostro operare è in linea con l'interesse della città e soprattutto con la volontà della maggioranza".
Perplesso invece Lorenzo Carbone che pur confermando l'ingresso nel Gruppo misto spiega "che il mio passaggio è dettato dal regolamento del consiglio comunale come per altro ho specificato nella mia nota. Avendo già lascito Fli e non potendo costituire un gruppo consiliare, devo necessariamente confluire nel Misto" spiega il consigliere vanificando i sogni di gloria degli altri colleghi.
Ma non è tutto. Carbone infatti insiste "questo non significa che condivido la linea politica di Lupoli, Mazzarella e company. Tutt'altro. Io resto fedele a quanto già affermato pubblicamente in consiglio comunale".
Intanto l'intera maggioranza è tornata a riunirsi e a "confrontarsi" per discutere degli interventi da programmare per il prossimo futuro e dei provvedimenti da portare in consiglio comunale. Argomenti che però, secondo quanto rilanciato da radio politica, sarebbero rimasti appesi poiché la discussione sarebbe iniziata e poi si sarebbe arrenata su una vecchia atavica vicenda: la giunta politica.
Più di un partito, ora che le acque si sono calmate, avrebbe chiesto il licenziamento anticipato dei quattro assessori tecnici nella speranza di poter ricomporre, già entro la prossima Fiera, una nuova giunta politica.
Proposta che avrebbe nuovamente spaccato la maggioranza e su cui si attendono le determinazioni del primo cittadino che ufficialmente difende il lavoro dei tecnici ma a denti stretti avrebbe già anticipato "prima o poi dobbiamo rifarla la giunta politica".