Maltempo, fondi di solidarietà anche per i territori di Bari e Bat
Al via nuove verifiche della Regione per la conta dei danni nelle aziende agricole
martedì 4 aprile 2017
12.09
Anche le aziende agricole che operano nei territori delle province di Bari e BAT potranno beneficiare degli interventi previsti dal decreto legislativo n. 102 del 2004 nell'ambito del Fondo di Solidarietà Nazionale istituito presso il Ministero delle politiche agricole a seguito dell'eccezionale ondata di maltempo dello scorso gennaio.
La decisione è arrivata l termine di un confronto tra la commissione regionale agricoltura e i dirigenti del dipartimento regionale agricoltura, insieme ai rappresentanti regionali di alcune associazioni rappresentative degli agricoltori (COLDIRETTI, CIA, CONFAGRI, COPAGRI) e dell'Ordine degli Agronomi.
In un primo momento la Regione aveva proceduto tempestivamente a dichiarare lo stato di crisi e a effettuare, attraverso i propri uffici, le prime stime dei danni. Dai sopralluoghi effettuati nelle 6 Province i danni sono ammontati ad oltre 180 milioni di euro, con valori che superano il 30% della produzione lorda vendibile, valore percentuale minimo accertato che consente di accedere al Fondo di Solidarietà nazionale. Si era riscontrato tuttavia che quelli rilevabili nei territori delle province di Bari e BAT non superavano il 30 per cento della produzione lorda vendibile (PLV), condizione minima per poter accedere alle misure del Fondo di Solidarietà Nazionale.
Dopo diverse sollecitazioni giunte dal mondo politico e soprattutto da quello agricolo, i dirigenti regionali hanno confermato che si sta già procedendo a nuovi sopralluoghi e ad una nuova valutazione dei danni, anche in virtù della richiesta del Ministero di spacchettare i dati relativi alle due province, prima inviati dalla Regione in modo congiunto. La necessità di rispondere alla richiesta del Ministero mette ora in condizione la Regione di operare nuove verifiche e aggiornare le valutazioni alla luce delle ulteriori verifiche e stime dei danni.
"Dall'audizione di questa mattina è inoltre emersa un'altra indicazione positiva: si procederà a delimitare gli ambiti territoriali colpiti spingendosi a individuare singole particelle, non limitandosi ai dati aggregati su base provinciale o comunale (come si era operato nella prima fase). Sarà possibile, così, isolare le singole situazioni di danno e quindi quelle che presentino il requisito minimo utile per l'accesso al fondo, vale a dire la sussistenza di danni superiori al 30 per cento della produzione lorda vendibile" aggiunge il consigliere regionale Enzo Colonna.
Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere Gianni Stea: "Peccato perché si poteva e si doveva far prima, dal momento che la conta dei danni era evidentemente superiore al 30% e che i danni, soprattutto alla produzione olivicola, risultano in molti casi perenni. Ringrazio tuttavia l'assessore Di Gioia per l'impegno ad una ridefinizione delle zone interessate dalle nevicate e dalle prolungate gelate e per il sacrosanto riconoscimento a includere (attraverso una integrazione della delibera di marzo) anche le zone escluse del Barese e della Bat. Concordo infine con il collega Mennea affinché al più presto si arrivi ad una revisione della norma attuale per consentire più agevolmente e in tempi brevi agli agricoltori, di poter avere accesso alle misure previste per il risarcimento".
La decisione è arrivata l termine di un confronto tra la commissione regionale agricoltura e i dirigenti del dipartimento regionale agricoltura, insieme ai rappresentanti regionali di alcune associazioni rappresentative degli agricoltori (COLDIRETTI, CIA, CONFAGRI, COPAGRI) e dell'Ordine degli Agronomi.
In un primo momento la Regione aveva proceduto tempestivamente a dichiarare lo stato di crisi e a effettuare, attraverso i propri uffici, le prime stime dei danni. Dai sopralluoghi effettuati nelle 6 Province i danni sono ammontati ad oltre 180 milioni di euro, con valori che superano il 30% della produzione lorda vendibile, valore percentuale minimo accertato che consente di accedere al Fondo di Solidarietà nazionale. Si era riscontrato tuttavia che quelli rilevabili nei territori delle province di Bari e BAT non superavano il 30 per cento della produzione lorda vendibile (PLV), condizione minima per poter accedere alle misure del Fondo di Solidarietà Nazionale.
Dopo diverse sollecitazioni giunte dal mondo politico e soprattutto da quello agricolo, i dirigenti regionali hanno confermato che si sta già procedendo a nuovi sopralluoghi e ad una nuova valutazione dei danni, anche in virtù della richiesta del Ministero di spacchettare i dati relativi alle due province, prima inviati dalla Regione in modo congiunto. La necessità di rispondere alla richiesta del Ministero mette ora in condizione la Regione di operare nuove verifiche e aggiornare le valutazioni alla luce delle ulteriori verifiche e stime dei danni.
"Dall'audizione di questa mattina è inoltre emersa un'altra indicazione positiva: si procederà a delimitare gli ambiti territoriali colpiti spingendosi a individuare singole particelle, non limitandosi ai dati aggregati su base provinciale o comunale (come si era operato nella prima fase). Sarà possibile, così, isolare le singole situazioni di danno e quindi quelle che presentino il requisito minimo utile per l'accesso al fondo, vale a dire la sussistenza di danni superiori al 30 per cento della produzione lorda vendibile" aggiunge il consigliere regionale Enzo Colonna.
Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere Gianni Stea: "Peccato perché si poteva e si doveva far prima, dal momento che la conta dei danni era evidentemente superiore al 30% e che i danni, soprattutto alla produzione olivicola, risultano in molti casi perenni. Ringrazio tuttavia l'assessore Di Gioia per l'impegno ad una ridefinizione delle zone interessate dalle nevicate e dalle prolungate gelate e per il sacrosanto riconoscimento a includere (attraverso una integrazione della delibera di marzo) anche le zone escluse del Barese e della Bat. Concordo infine con il collega Mennea affinché al più presto si arrivi ad una revisione della norma attuale per consentire più agevolmente e in tempi brevi agli agricoltori, di poter avere accesso alle misure previste per il risarcimento".