Maltrattava la madre pretendendo 150 euro mensili
Arrestata 24enne
sabato 21 maggio 2011
Da tempo era solita maltrattare la madre pretendendo 150 euro mensili e per questo è finita in carcere. Si tratta di una 24enne di Gravina, arrestata ieri sera dai Carabinieri della locale Stazione in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, per "maltrattamenti in famiglia", "estorsione" e "rapina".
La donna, ormai vessata dall'insostenibile situazione, ha chiesto aiuto ai Carabinieri che, sotto la direzione della Procura del capoluogo pugliese, a seguito di un'accurata attività investigativa, hanno presentato all'A.G. un quadro probatorio che ha permesso a quest'ultima di emettere il provvedimento restrittivo eseguito ieri dai militari. L'indagine ha permesso di accertare che da diversi anni la ragazza sottoponeva la madre a costanti vessazioni fisiche e psichiche consistenti nell'aggredirla con calci e schiaffi, procurandole lesioni e nell'offenderla rivolgendole frasi ingiuriose. Non solo ma minacciandola di morte la costringeva a consegnarle mensilmente dai 100 ai 150 euro. Tratta in arresto la giovane è stata associata presso la casa circondariale di Bari.
La donna, ormai vessata dall'insostenibile situazione, ha chiesto aiuto ai Carabinieri che, sotto la direzione della Procura del capoluogo pugliese, a seguito di un'accurata attività investigativa, hanno presentato all'A.G. un quadro probatorio che ha permesso a quest'ultima di emettere il provvedimento restrittivo eseguito ieri dai militari. L'indagine ha permesso di accertare che da diversi anni la ragazza sottoponeva la madre a costanti vessazioni fisiche e psichiche consistenti nell'aggredirla con calci e schiaffi, procurandole lesioni e nell'offenderla rivolgendole frasi ingiuriose. Non solo ma minacciandola di morte la costringeva a consegnarle mensilmente dai 100 ai 150 euro. Tratta in arresto la giovane è stata associata presso la casa circondariale di Bari.