Manifesti abusivi, precisazioni dal Comitato per il Si
Botta e risposta tra Cinque Stelle e Comitato referendario
mercoledì 9 novembre 2016
12.23
Dopo la pubblicazione della segnalazione targata Cinque Stelle sulla presenza in città di manifesti elettorali abusivi, dal Comitato per il Si al Referendum costituzionale arrivano importanti precisazioni.
"Il Comitato cittadino Gravina vuole fermamente fare chiarezza su quanto scritto da questo articolo e quanto sollevato da un movimento politico locale. Nelle foto compaiono manifesti del Comitato del Sì affissi negli appositi spazi, regolarmente autorizzati e tassati. Non vediamo quale possa essere la responsabilità del Comitato in quanto l'affissione dei manifesti è avvenuta nel periodo antecedente a quello, per così dire, "elettorale" richiamato dai Grillini. In questi casi gli addetti comunali alle affissioni avrebbero dovuto coprire i manifesti elettorali e se non è stato ancora fatto evidentemente vi è solo una omissione di natura amministrativa. La responsabilità politica denunciata da GravinaLife, nel caso di specie ci sembra davvero campata in aria. Inoltre precisiamo che i manifesti in foto sono stati commissionati dal Comitato Referendario nazionale promotore del SI (e non locale) e pienamente conformi alla legge. La cultura del rispetto per l'ambiente e del rispetto delle leggi è imprescindibile tra tutti gli aderenti del comitato cittadino " Basta un SI".
Il botta e risposta è poi proseguito su facebook con i grillini che hanno precisato: "Le affissioni elettorali erano consentire sino al 3 novembre. Dal 4 novembre risultano invece irregolari, così come previsto dalla normativa che regola le campagne elettorali e referendarie".
A fare da paciere nel marasma delle "precisazioni" questa volta è stato il segretario del Pd, Giuseppe Lapolla che riconoscendo la correttezza della segnalazione grillina ha precisato: "Nel merito della denuncia, noi del PD Gravina Circolo Territoriale "Ninuccio Pappalardi", siamo pienamente d'accordo. Il rispetto degli spazi elettorali è un obbligo che segna un principio di civiltà. Ma mi preme sottolineare che i manifesti di propaganda referendaria affissi per le strade di Gravina sono stati messi e gestiti, dietro legittimo pagamento, dal Comitato per il SI. Ben ha scritto Gravinalife, rivolgendosi al mondo politico cittadino, invitando al rispetto delle regole. Regole nelle quali, noi del PD Gravina, crediamo convintamente".
E la sagra del Fratelli coltelli in casa Pd continua…
"Il Comitato cittadino Gravina vuole fermamente fare chiarezza su quanto scritto da questo articolo e quanto sollevato da un movimento politico locale. Nelle foto compaiono manifesti del Comitato del Sì affissi negli appositi spazi, regolarmente autorizzati e tassati. Non vediamo quale possa essere la responsabilità del Comitato in quanto l'affissione dei manifesti è avvenuta nel periodo antecedente a quello, per così dire, "elettorale" richiamato dai Grillini. In questi casi gli addetti comunali alle affissioni avrebbero dovuto coprire i manifesti elettorali e se non è stato ancora fatto evidentemente vi è solo una omissione di natura amministrativa. La responsabilità politica denunciata da GravinaLife, nel caso di specie ci sembra davvero campata in aria. Inoltre precisiamo che i manifesti in foto sono stati commissionati dal Comitato Referendario nazionale promotore del SI (e non locale) e pienamente conformi alla legge. La cultura del rispetto per l'ambiente e del rispetto delle leggi è imprescindibile tra tutti gli aderenti del comitato cittadino " Basta un SI".
Il botta e risposta è poi proseguito su facebook con i grillini che hanno precisato: "Le affissioni elettorali erano consentire sino al 3 novembre. Dal 4 novembre risultano invece irregolari, così come previsto dalla normativa che regola le campagne elettorali e referendarie".
A fare da paciere nel marasma delle "precisazioni" questa volta è stato il segretario del Pd, Giuseppe Lapolla che riconoscendo la correttezza della segnalazione grillina ha precisato: "Nel merito della denuncia, noi del PD Gravina Circolo Territoriale "Ninuccio Pappalardi", siamo pienamente d'accordo. Il rispetto degli spazi elettorali è un obbligo che segna un principio di civiltà. Ma mi preme sottolineare che i manifesti di propaganda referendaria affissi per le strade di Gravina sono stati messi e gestiti, dietro legittimo pagamento, dal Comitato per il SI. Ben ha scritto Gravinalife, rivolgendosi al mondo politico cittadino, invitando al rispetto delle regole. Regole nelle quali, noi del PD Gravina, crediamo convintamente".
E la sagra del Fratelli coltelli in casa Pd continua…