Marito violento in carcere
Sperperava i soldi familiari alle slot e sfogava la sua violenza contro la moglie
giovedì 9 luglio 2015
9.05
Ancora maltrattamenti in famiglia. Ancora donne vittime di violenza. E ancora una volta è stato necessario l'intervento delle Forze dell'ordine per mettere fine ad un'altra tragedia personale e familiare.
Questa volta le manette sono scattate ai polsi di un uomo di 34 anni che da anni maltrattava e picchiava la moglie. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, da cui sono partite le accuse di maltrattamenti in famiglia.
Il provvedimento trae origine dalla denuncia sporta dalla vittima che stanca di continue vessazioni ha trovato la forza di chiedere aiuto ai carabinieri. Da tempo la donna era costretta a subire il carattere autoritario e violento del marito che in molte circostanze l'avrebbe ingiuriata e minacciata di morte. Non solo parole. Perchè spesso l'uomo era solito passare alle mani picchiando la compagna con calci e pugni che sferrava all'impazzata, tanto da cagionarle lesioni permanenti al volto e, in occasione di litigi, non esitava a lanciarle contro qualsiasi tipo di oggetto gli capitasse tra le mani. In diversi casi per la donna è stato necessario il ricovero in ospedale, costretta tra l'altro a riferire ai sanitari di essersi procurata le lesioni in un sinistro stradale.
La causa principale della sua ira era verosimilmente riconducibile all'uso frequente di alcool e allo sperpero dello stipendio alle slot machines e per non farsi scoprire riferiva alla moglie di aver provveduto a fare la spesa quotidiana o pagare le bollette.
Sul suo conto i militari sono riusciti a raccogliere numerosi elementi di responsabilità che hanno consentito allAutorità giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, l'uomo è stato rinchiuso presso la locale casa circondariale.
Intanto i Carabinieri hanno eseguito un nuovo arresto. Questa volta nei confronti di S. G. di 35 anni, arrestato lunedì sera dai carabinieri della stazione di Gravina.
L'uomo sottoposto agli arresti domiciliari per una precedente condanna inflittagli per spaccio di sostanze stupefacenti, nel tardo pomeriggio di lunedì si è allontanato deliberatamente dalla sua abitazione. Recatisi per un normale controllo giornaliero i militari hanno accertato l'assenza del giovane. Dopo averlo cercato nel centro abitato si sono appostati sotto casa e hanno aspetto che l'uomo rincasasse prima di denunciarlo e dichiaralo in arresto.
Dopo la convalida del fermo, l'uomo è stato trasferito presso il carcere di Bari dove dovrà attendere il processo per evasione.
Questa volta le manette sono scattate ai polsi di un uomo di 34 anni che da anni maltrattava e picchiava la moglie. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, da cui sono partite le accuse di maltrattamenti in famiglia.
Il provvedimento trae origine dalla denuncia sporta dalla vittima che stanca di continue vessazioni ha trovato la forza di chiedere aiuto ai carabinieri. Da tempo la donna era costretta a subire il carattere autoritario e violento del marito che in molte circostanze l'avrebbe ingiuriata e minacciata di morte. Non solo parole. Perchè spesso l'uomo era solito passare alle mani picchiando la compagna con calci e pugni che sferrava all'impazzata, tanto da cagionarle lesioni permanenti al volto e, in occasione di litigi, non esitava a lanciarle contro qualsiasi tipo di oggetto gli capitasse tra le mani. In diversi casi per la donna è stato necessario il ricovero in ospedale, costretta tra l'altro a riferire ai sanitari di essersi procurata le lesioni in un sinistro stradale.
La causa principale della sua ira era verosimilmente riconducibile all'uso frequente di alcool e allo sperpero dello stipendio alle slot machines e per non farsi scoprire riferiva alla moglie di aver provveduto a fare la spesa quotidiana o pagare le bollette.
Sul suo conto i militari sono riusciti a raccogliere numerosi elementi di responsabilità che hanno consentito allAutorità giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, l'uomo è stato rinchiuso presso la locale casa circondariale.
Intanto i Carabinieri hanno eseguito un nuovo arresto. Questa volta nei confronti di S. G. di 35 anni, arrestato lunedì sera dai carabinieri della stazione di Gravina.
L'uomo sottoposto agli arresti domiciliari per una precedente condanna inflittagli per spaccio di sostanze stupefacenti, nel tardo pomeriggio di lunedì si è allontanato deliberatamente dalla sua abitazione. Recatisi per un normale controllo giornaliero i militari hanno accertato l'assenza del giovane. Dopo averlo cercato nel centro abitato si sono appostati sotto casa e hanno aspetto che l'uomo rincasasse prima di denunciarlo e dichiaralo in arresto.
Dopo la convalida del fermo, l'uomo è stato trasferito presso il carcere di Bari dove dovrà attendere il processo per evasione.