Masseria Martora, cercasi affidatario
Il comune vuole individuare progetti di innovazione e sperimentazione tecnologica e di sviluppo di una filiera
lunedì 1 luglio 2024
Riavvicinare i giovani all'agricoltura, settore economico tradizionale del territorio. E allora perchè non farlo con un'azione concreta, affidando a giovani imprenditori agricoli la masseria Martora di proprietà comunale?
Questo è quello che si saranno detti nella giunta Lagreca, quando hanno deciso di dare mandato agli uffici per valutare la possibilità di affidare la masseria, che si estendono su una superficie di 310 ettari circa, ubicata tra le strade provinciali 230 e 202, a poco più di una decina di chilometri di distanza da Gravina.
La struttura e i suoi campi erano entrati nei beni comunali dopo che l'amministrazione era subentrata alle Opere Pie "Orfanotrofio femminile e S. Maria del Piede". Successivamente la masseria era stata data in locazione all'Opera Nazionale Combattenti O.N.C. che a sua volta l'aveva subaffittata alla cooperativa "Giuseppe Garibaldi".
Adesso, dopo molti anni, l'amministrazione ha invitato la cooperativa a lasciare tutti i terreni della Masseria Martora, liberi e sgomberi, entro il 30 settembre prossimo. Le intenzioni del governo cittadino sono quelle di affidare la masseria "ad uno o più soggetti che presenti una proposta progettuale finalizzata alla valorizzazione dell'immobile che rispetti i criteri individuati dalla Amministrazione di impiego dei giovani in agricoltura, di innovazione e sperimentazione tecnologica e di sviluppo di una filiera".
Vedremo quando gli uffici del servizio agricoltura avranno terminato l'iter, chi si farà avanti e con quali proposte per valorizzare l'agricoltura.
Questo è quello che si saranno detti nella giunta Lagreca, quando hanno deciso di dare mandato agli uffici per valutare la possibilità di affidare la masseria, che si estendono su una superficie di 310 ettari circa, ubicata tra le strade provinciali 230 e 202, a poco più di una decina di chilometri di distanza da Gravina.
La struttura e i suoi campi erano entrati nei beni comunali dopo che l'amministrazione era subentrata alle Opere Pie "Orfanotrofio femminile e S. Maria del Piede". Successivamente la masseria era stata data in locazione all'Opera Nazionale Combattenti O.N.C. che a sua volta l'aveva subaffittata alla cooperativa "Giuseppe Garibaldi".
Adesso, dopo molti anni, l'amministrazione ha invitato la cooperativa a lasciare tutti i terreni della Masseria Martora, liberi e sgomberi, entro il 30 settembre prossimo. Le intenzioni del governo cittadino sono quelle di affidare la masseria "ad uno o più soggetti che presenti una proposta progettuale finalizzata alla valorizzazione dell'immobile che rispetti i criteri individuati dalla Amministrazione di impiego dei giovani in agricoltura, di innovazione e sperimentazione tecnologica e di sviluppo di una filiera".
Vedremo quando gli uffici del servizio agricoltura avranno terminato l'iter, chi si farà avanti e con quali proposte per valorizzare l'agricoltura.